E la Regione offre 50 borse extra
Cinquanta borse di specializzazione per i medici finanziate dal Pirellone. La delibera da poco approvata dalla giunta lombarda mette in campo 5,8 milioni di euro per integrare il numero di contratti stabiliti dai due ministeri.
Un contributo per la formazione dei laureati già attivo negli scorsi anni, ma che ora si fa più consistente. «Abbiamo una cronica carenza di alcune specialità che mettono in difficoltà il sistema sanitario nazionale — spiega l’assessore alla Sanità Giulio Gallera —. Non troviamo più pediatri o anestesisti per i nostri ospedali, nemmeno quando offriamo contratti di lavoro a tempo indeterminato o facciamo bandi appositi». Da qui la decisione di sostenere i dottori di domani. Le borse pagate con fondi regionali erano 35 nel 2014 e nel 2015, 40 nel 2016 e quest’anno sono salite a quota 50. Saranno ripartite tra la Statale (18 posti), l’università di Pavia (10), la Bicocca (sei), l’ateneo di Brescia (cinque), il San Raffaele e il polo di Varese (cinque) e l’Humanitas (una).
Gallera specifica i criteri di distribuzione dei fondi. «I contratti vengono ripartiti in base alle risorse disponibili — dice — e secondo le priorità rispetto ai fabbisogni delle specialità rilevate». Tra le scuole che gioveranno dell’intervento ci sono Ginecologia e ostetricia (con cinque contratti), Medicina d’emergenza-urgenza, Medicina interna, Pediatria, Malattie dell’apparato cardiovascolare (tutte con quattro).
«L’importante sforzo economico espresso da Regione Lombardia — continua l’assessore alla Sanità — dimostra particolare attenzione per l’attività svolta dalle università a favore del sistema sanitario lombardo, sempre più centrato sulla tutela e sui bisogni di salute dei cittadini».