CANI, STRISCIONI E BICICLETTE IL RISPETTO DEI BENI COMUNI
Milano ha piccoli e grandi problemi. Due potrebbero essere risolti dal senso civico dei suoi cittadini. Uno riguarda la raccolta differenziata che parecchi non fanno intasando i cestini stradali. L’altra sono i possessori di cani che lasciano liberi i loro animali di scorrazzare e sporcare incuranti del disagio degli altri.
Quasi non bastassero i rifiuti abbandonati dagli incivili, gli escrementi dei cani non raccolti, lo sfrecciare di biciclette condotte da irresponsabili, i nostri marciapiedi sono ora ostruiti da numerose biciclette color giallo e arancione. La cosa evidenzia che qualsiasi iniziativa, seppur intelligente (e il comodo noleggio di queste biciclette lo sarebbe) deve tener conto dell’educazione di coloro ai quali detta iniziativa è indirizzata. Parrebbe quindi opportuno subordinare il rilascio della bicicletta al superamento di un breve test sulla civile convivenza.
Qualche volta amiamo le sconfitte e ce ne vantiamo. Il caso Regeni è purtroppo a oggi una sconfitta e come tale la gridiamo al mondo. Lo striscione appeso sul balcone di Palazzo Marino ne è la conferma. A chi giova questa pubblicità negativa? Questa giusta causa andrebbe risolta in silenzio per via diplomatica o se proprio vogliamo evidenziarla apponiamo lo striscione fronte ambasciata egiziana.
Avete notato la rimozione delle bandiere sindacali dalla cancellata dell’ingresso all’Istituto dei tumori? Mi auguro sia perenne. Per anni ho avuto l’ impressione di andare alla sede della Cgil e non al grande ospedale.
Domande multiple su un tema universale: il rispetto dei luoghi pubblici e dei beni comuni. Abbiamo fatto alcuni passi avanti, ogni tanto si ritorna indietro. Sui cani, incolpevoli esecutori dei loro doveri, il senso civico tocca ai padroni. Così per chi utilizza le bici. Quanto al manifesto per Regeni è la politica che ne fa un uso proprio (in altre occasioni, anche la Regione si era attirata polemiche). Ma la fine del festival di bandiere rosse davanti all’Istituto tumori scaccia i cattivi pensieri del fine settimana. Avevo scritto di «lotta sindacale infinita» e mi avevano risposto che altrettanto infinito era stato «lo scempio delle gestioni politiche». Non so come finirà: per ora è un buon segno.