Gruppo di incappucciati nel corteo degli studenti: fumogeni e lanci di uova
Nel corteo un gruppo di incappucciati. Obiettivi la Camera di Commercio, McDonald’s, Zara e il circolo Pd
Gli studenti scendono in piazza per contestare l’alternanza scuola-lavoro. Con uova e vernici spray un gruppo di incappucciati in mezzo al corteo ha imbrattato le sedi di McDonald’s in piazza XXIV Maggio, della Camera di Commercio in via Meravigli, di Zara in via Torino e del Circolo Pd Aldo Aniasi di corso Garibaldi.
La stagione dei cortei studenteschi si è aperta ieri con la prima manifestazione, svolta in più città, contro l’alternanza scuola-lavoro. «Siamo oltre duemila in piazza» dicevano gli studenti che hanno sfilato da largo Cairoli alla Darsena a via Meravigli, «un migliaio» secondo le forze dell’ordine.
«Siamo schiavi o studenti?», si leggeva sugli striscioni e sulle magliette. «Vietato risparmiare sulla nostra pelle, chi lavora si paga», gli slogan. Con uova, pomodori e vernici spray un gruppo in mezzo al corteo — vestiti di nero, i cappucci della felpa in testa — ha imbrattato alcuni «obiettivi» della protesta: McDonald’s in piazza XXIV Maggio, la Camera di Commercio in via Meravigli, Zara in via Torino e il Circolo Pd Aldo Aniasi di corso Garibaldi. Lo stesso gruppo di «incappucciati» è salito in cima al Pam di via Olona ad accendere fumogeni rossi, altri hanno appeso striscioni arrampicandosi sui ponteggi di un cantiere in piazza Sant’Agostino. Alla fine, comunque, tutto si è Duemila i partecipanti per gli organizzatori, mille secondo la polizia Nessun grave incidente svolto senza ulteriori disordini, con le forze dell’ordine schierate lungo il percorso. A fine giornata l’assessore alla Sicurezza, Carmela Rozza, ha commentato: «Fermo restando il diritto inalienabile di manifestare, ritengo inaccettabile che a fronte delle innumerevoli possibilità di comunicare il loro pensiero al mondo, alcuni studenti decidano di imbrattare i muri della città».
I ragazzi hanno raccontato le loro esperienze negative di alternanza scuola-lavoro. «Venivo tutti i giorni fino a Milano, in un supermarket, a preparare i sacchetti della spesa e a etichettare le buste», ha spiegato Giulia A., 18 anni, del liceo artistico Omodeo di Mortara. «Alcuni miei compagni li hanno mandati al fast food, ma così cosa impariamo?», ha protestato Margherita, 16 anni, studentessa di Lingue. E ancora Ester, 14 anni, del classico Beccaria: «Non fanno formazione, meglio studiare».
In contemporanea con il corteo, 4 militanti di Blocco Studentesco, l’associazione studentesca emanazione di CasaPound, sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata. Un gruppo di giovani di destra ha tentato di partire in corteo dalla scuola di via San Michele del Carso.
I numeri