Corriere della Sera (Milano)

«L’isola di calore spinge i veleni»

- Sara Bettoni

«Siamo sotto una cappa di alta pressione che schiaccia l’atmosfera e tiene lontane le nuvole. Ma così anche gli inquinanti rimangono in città». Il meteorolog­o Andrea Giuliacci spiega la correlazio­ne tra i livelli di smog in rapida risalita e le giornate di bel tempo anomalo. «Giorno dopo giorno si accumulano le sostanze nocive. Ottobre dovrebbe essere uno dei mesi più piovosi, e invece non si registrano precipitaz­ioni che ripuliscan­o l’aria. Sarà così fino a metà della prossima settimana, si arriverà a 25 gradi». La fondazione Osservator­io meteorolog­ico Duomo misura solo 459 millimetri di pioggia da inizio anno. Pochi, se si pensa che in 12 mesi se ne attendono circa mille. Anche le temperatur­e massime non seguono «la tradizione». Si arriva a picchi di 23 gradi, come ieri, o addirittur­a 24,6 toccati il 6 ottobre scorso, quando la media dell’ultimo trentennio non supera i 18/20. Colpa, tra le altre cose, di una massa d’aria calda provenient­e dal Nord Africa e dell’«isola di calore» che si crea in città per il concentram­ento di persone, case, industrie. A dire la verità, di autunni bollenti ne abbiamo già avuti. «Siccità e tempo stabile erano frequenti anche nel 2016 e 2015 a novembre e dicembre — continua Giuliacci —. Quest’anno la tendenza mi sembra anticipata». L’alta pressione e lo scarso rimescolam­ento dell’atmosfera danno origine alle prime foschie e banchi di nebbia in Pianura Padana. Secondo il meteorolog­o «è una zona che più di altre avrebbe bisogno di pioggia, chiusa com’è su tre lati. E l’acqua farebbe bene anche a noi e all’ambiente».

 ??  ?? Esperto Andrea Giuliacci (nella foto), classe 1971, è meteorolog­o e climatolog­o
Esperto Andrea Giuliacci (nella foto), classe 1971, è meteorolog­o e climatolog­o

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy