Tutti i benefici della musicoterapia
«Le piace Brahms?». Nel 1959 era il titolo di un romanzo, due anni dopo quello di un film, domani in Conservatorio sarà una domanda rivolta alle profondità del cervello umano. In questo weekend il Conservatorio ospita il secondo convegno internazionale «Musicoterapia: tra arte, società e scienza», cui partecipano alcuni tra i più autorevoli neuroscienziati europei e americani. Intenso il programma degli incontri odierni, domani sarà aperta non solo ai partecipanti ma a tutti la lezione-concerto del neuroscienziato e violinista Stefan Koelsch, docente all’università di Bergen e membro della Harvard Medical School di Boston. Accompagnato al pianoforte da Ruta Stadalnykaite (ore 11.30, € 15, Sala Puccini, v. Conservatorio 12, informazioni e iscrizioni www.cmtc2017.it) Koelsch eseguirà la Sonata in sol maggiore di Brahms e in contemporanea verranno proiettate le immagini di come il cervello che reagisce alla musica. «Nell’ultimo decennio la ricerca dei correlati neurali è stata preziosa per la comprensione delle emozioni dell’essere umano», spiega Koelsch. «Mostrerò come la musica possa evocare le emozioni modulando l’attività in quelle strutture cerebrali implicate in modo fondamentale nell’emozione, come l’amigdala, l’ipotalamo, l’ippocampo, la corteccia orbito frontale».