Corriere della Sera (Milano)

Tutti i benefici della musicotera­pia

- Enrico Parola

«Le piace Brahms?». Nel 1959 era il titolo di un romanzo, due anni dopo quello di un film, domani in Conservato­rio sarà una domanda rivolta alle profondità del cervello umano. In questo weekend il Conservato­rio ospita il secondo convegno internazio­nale «Musicotera­pia: tra arte, società e scienza», cui partecipan­o alcuni tra i più autorevoli neuroscien­ziati europei e americani. Intenso il programma degli incontri odierni, domani sarà aperta non solo ai partecipan­ti ma a tutti la lezione-concerto del neuroscien­ziato e violinista Stefan Koelsch, docente all’università di Bergen e membro della Harvard Medical School di Boston. Accompagna­to al pianoforte da Ruta Stadalnyka­ite (ore 11.30, € 15, Sala Puccini, v. Conservato­rio 12, informazio­ni e iscrizioni www.cmtc2017.it) Koelsch eseguirà la Sonata in sol maggiore di Brahms e in contempora­nea verranno proiettate le immagini di come il cervello che reagisce alla musica. «Nell’ultimo decennio la ricerca dei correlati neurali è stata preziosa per la comprensio­ne delle emozioni dell’essere umano», spiega Koelsch. «Mostrerò come la musica possa evocare le emozioni modulando l’attività in quelle strutture cerebrali implicate in modo fondamenta­le nell’emozione, come l’amigdala, l’ipotalamo, l’ippocampo, la corteccia orbito frontale».

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Ospite Il violinista Stefan Koelsh

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