Corriere della Sera (Milano)

Il podio dei licei Conferme al top

- Di Sara Bettoni

Tra i classici a Milano svetta il Sacro Cuore, seguito dal Carducci. Volta primo tra gli scientific­i. È la classifica stilata da Eduscopio. Tante conferme e un avviso: meno posti di lavoro per chi esce dal tecnico.

Uno studente su due nella fascia di età tra i 15 e i 19 anni ha avuto esperienze con il gioco d’azzardo. E a portarli già da bambini in questo mondo, in otto casi su dieci, sono gli stessi genitori. È uno dei dati più allarmanti dell’indagine «Selfie Istantanee dalla generazion­e 2.0» che in Lombardia ha toccato le province di Milano, Varese, Bergamo, Pavia, Mantova e Cremona. A raccoglier­e i dati di circa 30 mila ragazzi — 24 mila delle superiori, 5.500 delle medie — il gruppo di lavoro Semi di Melo, che comprende la fondazione Exodus e la Casa del Giovane di Pavia, con l’aiuto dell’università Bicocca. «Abbiamo indagato il rapporto dei giovani con le scommesse, l’alcol, le droghe e Internet» spiega Simone Feder, psicologo che porta avanti il progetto. «Ci preoccupa il fatto che già i bambini entrino a contatto con l’azzardo ricevendo da mamma e papà un gratta e vinci. Alcuni genitori commentano: “Per così poco...”. Non si rendono conto del rischio». Attenzione alta anche sul tema dell’abuso di bevande alcoliche. Il 64 per cento degli intervista­ti alle superiori ammette di bere saltuariam­ente, il 43 per cento di spingersi fino all’ubriacatur­a. «E nelle motivazion­i al gesto, spiegano che lo fanno per tranquilli­zzarsi e combattere lo stress». Gli under 20, con il cellulare sempre in mano, sono indifesi anche nel mondo virtuale. Il 44 per cento confessa di aver incontrato dal vivo persone conosciute online. «I social network sono uno degli aspetti su cui lavoreremo nei prossimi mesi». L’indagine iniziata nel 2014 continua quest’anno. Uno strumento per far diventare la scuola «il luogo dove si torna a parlare» secondo don Antonio Mazzi di fondazione Exodus, un «punto di partenza per interventi mirati» per l’assessore regionale Viviana Beccalossi, autrice della legge regionale anti-ludopatia.

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