Cattolica, piano d’emergenza: cantieri e nuovi spazi nella zona
Aumentano le matricole, via all’ampliamento in attesa della caserma Garibaldi. Il nodo della Montello
Aumentano le matricole ma mancano aule e spazi per gli studenti e la Cattolica è costretta a una manovra di emergenza: lavori di ampliamento nella sede centrale e recupero di nuovi locali in zona. Un fuoriprogramma rispetto al piano avviato per il raddoppio del campus con l’acquisizione della caserma Garibaldi (la Polizia di Stato si sposterà alla Montello).
L’ateneo, che si è impegnato per 88 milioni e finanzierà la ristrutturazione dei due edifici, contava di liberarsi degli affitti e delle proprietà esterne invece è di nuovo alla ricerca di locali in zona. Lo ha spiegato il rettore Franco Anelli nel giorno dell’inaugurazione dell’anno accademico dopo aver comunicato il dato positivo dell’aumento delle immatricolazioni, soltanto nella sede di Milano 9.454 nuovi iscritti, che significa più 5,5% rispetto allo scorso anno: «Siamo contenti di questa crescita. Per i nostri studenti però ci sono disagi, i corsi quest’anno sono iniziati in aule affollate».
Quindi il piano straordinario, che prevede anche tempi più stretti sul progetto della nuova sede, con un «anticipo» sulla consegna della caserma di largo Gemelli. «Entro la metà del prossimo anno siamo pronti a presentare un progetto esecutivo per la Montello. E chiederemo al ministero dell’Interno il rilascio di almeno un’area della Garibaldi, la parte che si affaccia su via Santa Valeria», ha detto ieri Anelli.
Il rettore è intervenuto anche sul tema della ricerca: «Da incentivare». Per i professori della Cattolica allora sono previsti «premi monetari e incentivi» come l’esonero parziale dall’attività didattica ma anche penalizzazioni in caso di «ingiustificata mancanza di pubblicazioni», gli accademici meno attivi saranno esclusi dalle commissioni per la selezione di altri docenti. Anelli ha poi riferito i dati sulle pubblicazioni, 4.600 nel 2016, e sull’investimento per la ricerca, quasi 32 milioni di euro, con un 14% di autofinanziamento.
Poi il punto sull’offerta dei corsi che nelle dodici facoltà salgono a 93, la Cattolica ha avviato tre nuovi programmi in lingua inglese, altri ancora con il modello misto (blended) che prevede frequenza al campus e online, poi i corsi (di tipo mooc) aperti e fruibili in rete.
Alla cerimonia inaugurale in largo Gemelli sono intervenuti l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, anche presidente dell’Istituto Toniolo, ente fondatore dell’università e il cardinale Gianfranco Ravasi. E il rettore ha annunciato che la Cattolica intende intitolare un’aula all’ex arcivescovo della città Dionigi Tettamanzi.