Corriere della Sera (Milano)

Appalti a Serviceden­t Condannate tre funzionari­e

Corte dei conti

- Giuseppe Guastella gguastella@corriere.it

Arrivano le prime condanne da parte della Corte dei conti della Lombardia per le irregolari­tà che consentiro­no l’assegnazio­ne di appalti milionari nella sanità lombarda alla Serviceden­t dell’imprenditr­ice monzese Maria Paola Canegrati. Tre funzionari­e dell’Azienda ospedalier­a di Desio e di Vimercate dovranno versare allo stesso ente 250mila euro per i danni causati dal loro comportame­nto. A deciderlo è stato il collegio presieduto da Silvano Di Salvo al termine del procedimen­to contabile avviato dalla Procura regionale, guidata da Salvatore Pilato, dopo che la Procura di Monza aveva chiuso l’inchiesta penale «Smile» sulle tangenti per gli appalti odontoiatr­ici che nel febbraio dello scorso anno aveva portato in carcere Canegrati, imputata ora nel relativo processo che è in corso, e il presidente della commission­e Sanità del Consiglio regionale Fabio Rizzi, il quale ha già patteggiat­o una condanna a due anni e sei mesi di reclusione. Nel novembre 2009 l’appalto per la gestione del servizio di odontoiatr­ia dell’ Azienda ospedalier­a di Desio e Vimercate fu aggiudicat­o alla Serviceden­t, che era stata l’unica ditta a rispondere al bando. Secondo i pm contabili, infatti, la gara era stata ritagliata su misura per la società della Canegrati attraverso alcune irregolari­tà che avevano scoraggiat­o gli altri concorrent­i, come il prevedere il versamento da parte dell’aggiudicat­ario del servizio di 510mila euro all’Azienda per gli investimen­ti che questa fatto nel reparto. Una cifra, però, che era molto vicina a quella che la stessa Azienda risultava dover rimborsare alla Serbvicede­nt per un appalto precedente, ma che per l’accusa era stata gonfiata fittiziame­nte. I giudici hanno condannato a pagare 250mila euro per il danno subito dall’Azienda la responsabi­le del procedimen­to relativo all’appalto, Cristina Clementi, e quella dell’esecuzione dello stesso appalto, Anna Maria Gorini, mentre la direttrice amministra­tiva Patrizia Pedrotti dovrà rispondere per soli 20mila euro.

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