Il profumato bulbo è tra i protagonisti di «Golosaria» vetrina del made in Italy
300 produttori da noi selezionati faranno capire meglio di tanti discorsi cosa significa il titolo, che non è un semplice slogan». Tra i prodotti, l’aglio nero, che sta conquistando molti chef. Quello che viene dal Giappone si confronterà con Nero Fermento, l’aglio di un’azienda italiana di Ravenna. Poi scopriremo il Rabarbaro Italiano di Res Naturae, una sorpresa da Lecco, e i dolci Foglia Allegra, delle sorelle siciliane Stella e Nadia Aleo. E che dire del patè di fegato di lumache di 2M da Cilavegna (Pavia) e delle lumache allevate a mille metri d’altezza di Madame Escargot, dal- la Valle D’Aosta? O del sake di RisoDiNori dal Vercellese? Nel mondo di Bacco, molta curiosità per la vinificazione in anfora della toscana Elena Casadei e per i vini estremi delle Cinque Terre di Walter de Battè. Le novità sono tante, «Oltre il Buo- no» è una sfida che tenta i produttori, felici di presentare i loro risultati a Milano, città esigente e all’avanguardia anche in questo campo, visto che l’Expo del 2015 non è passato invano.
Un po’ di numeri dal programma di Golosaria, vetrina sempre più importante: 160 cantine, 16 cucine di strada, 40 pasticceri da tutta Italia. «Debutta il gruppo della pizza contemporanea, per fare un po’ di chiarezza sull’inflazionata pizza gourmet», aggiunge Massobrio. «E poi questo è l’anno della doggy bag, il box con gli avanzi della cena da portare a