M5S, mossa anti-casta
Taglio del 50 per cento allo stipendio dei consiglieri, lotta alla corruzione, sanità, ambiente e lavoro. La corsa alla Regione del Movimento cinque stelle sembra un ritorno alle origini.
Così vicini, così lontani. I Cinque Stelle che si preparano per le Regionali in Lombardia e il Movimento che guarda al governo in ottica nazionale sembrano correre su due binari paralleli. Mentre Luigi Di Maio è impegnato proprio a Milano a tessere le fila di una serie di relazioni con il mondo economico, i Cinque Stelle presentano il programma per la corsa al Pirellone, virando sul sociale. Intanto: taglio del 50% allo stipendio dei consiglieri. E poi: lotta alla corruzione, sanità, ambiente e lavoro sono i cardini su cui i pentastellati basano la sfida a Maroni. Quasi un ritorno alle origini la sintesi degli incontri con gli attivisti nel documento di una cinquantina di pagine presentato ieri. Certo, il mondo produttivo è al centro di spunti come «meno tasse», «stop alla delocalizzazione delle imprese» ma la maggior parte dei contenuti vira in chiave civica. E anti-Lega. Tra i punti caldi anche
l’immigrazione: si va dal «contrasto alla ghettizzazione» alla «ottimizzazione dell’accoglienza», oltre alla volontà di abrogare le norme restrittive sui luoghi di culto. La scelta del candidato sarà la prossima settimana e la sua presentazione potrebbe essere sabato, nel giorno dell’Open Day milanese della piattaforma Rousseau alla presenza dei vertici M5S.