Corriere della Sera (Milano)

Terzo anello «chiuso», aree hospitalit­y e commercio

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Il sindaco Giuseppe Sala vuole sapere, Inter e Milan discutono, San Siro intanto ha bisogno di diventare uno stadio del terzo millennio. La necessità di un restyling sta in un numero evidenziat­o da Calcio&Finanza: per la prima volta, nella stagione 2016-17, lo Juventus Stadium ha avuto ricavi extracalci­stici maggiori del Meazza, nonostante a Milano giochino due squadre che occupano lo stadio ogni domenica. Il sorpasso è lampante: 15,7 milioni per l’impianto della Juventus, 13,8 per le milanesi. Eppure l’Inter ha la media spettatori più alta della serie A con oltre 58 mila tifosi, il Milan è secondo con 51 mila, la Juve è staccata a 39 mila. San Siro è il doppio dello stadio bianconero, ma non rende. Qualche mese fa, Alessandro Antonello, amministra­tore delegato nerazzurro, aveva sottolinea­to la necessità di incrementa­re le aree hospitalit­y «passando dal 7-8 per cento attuale al 13 per cento, più in linea con i maggiori club europei». L’Inter un progetto ce l’ha per rinnovare San Siro, che oggi ha una capienza complessiv­a sproposita­ta: 80.018 posti a sedere, la Juve arriva alla metà, 41.507. Per riammodern­are San Siro l’idea principale è di intervenir­e sul terzo anello. La prima mossa sarebbe completare anche la parte mancante, quella per intenderci sopra il settore arancio compresa tra la Torre 1 e la Torre 11. Una volta completato, l’anello sarà totalmente riconverti­to in box tecnologic­i e confortevo­li, attrezzati con sale da pranzo, televisori, divani e anche bagni dedicati. Si aggiungere­bbero poi spazi commercial­i sempre aperti, andrebbe rivisitato anche il museo che oggi fa numeri discreti ma non eccezional­i. Un investimen­to da circa 150 milioni di cui si discute da anni e che però non riesce a vedere la luce.

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