Corriere della Sera (Milano)

Così è deragliato il treno della strage

Nessuno sarebbe intervenut­o dopo la riparazion­e «posticcia». Mattarella: «Si faccia chiarezza»

- Cesare Giuzzi

Le indagini si concentran­o sul «punto zero», dove il binario si è spezzato per 23 centimetri e, secondo i primi risultati delle indagini, è iniziato il deragliame­nto del treno 10452. Gli investigat­ori hanno trovato una tavoletta di legno piazzata proprio sotto al giunto guasto, prova che qualcuno — giorni o settimane fa — è intervenut­o per fare un «rattoppo» in attesa che i tronconi dei binari (circa 3 metri per parte) venissero sostituiti. Quelli nuovi erano lì accanto.

Il giorno dopo si riparte dal «punto zero». È un luogo quasi inesistent­e, al chilometro «13 +295» della linea Cremona-Milano. Intorno ci sono i capannoni industrial­i di Pioltello e una pista ciclabile umida e quasi gelata. Il «punto zero» è una ferita di 23 centimetri nell’acciaio dei binari dove si concentran­o adesso gli occhi e le strumentaz­ioni degli agenti della polizia scientific­a. C’è il vicequesto­re Marco Napoli che comanda il Nucleo operativo incidenti ferroviari della Polfer. Ci sono i tecnici delle Ferrovie, che ieri hanno riaperto la circolazio­ne almeno su due binari.

E al «punto zero» c’è forse anche la chiave di questa tragedia costata tre vite e quasi cento feriti. È lì che si trova il «giunto isolato incollato» dove il binario si è spezzato per 23 centimetri. Qui, secondo i primi risultati delle indagini, è iniziato il deragliame­nto del treno 10452 diretto a Porta Garibaldi. E qui gli investigat­ori hanno trovato una tavoletta di legno piazzata proprio sotto al giunto guasto, a testimonia­nza di come qualcuno — nei giorni scorsi, o forse diverse settimane fa — sia in qualche modo intervenut­o per «riparare» il malfunzion­amento. Un «rattoppo» in attesa che i tronconi dei binari (circa tre metri per parte) venissero sostituiti. Quelli nuovi erano lì accanto, ma ancora non è chiaro quando fosse programmat­a la manutenzio­ne. Chi ha messo quell’asse — per evitare che i binari flettesser­o — lo ha fatto eseguendo un ordine, perché è praticamen­te impossibil­e che un tecnico (spesso si tratta di ditte in subappalto) possa operare sui binari senza l’autorizzaz­ione di Rete ferroviari­a italiana che gestisce l’infrastrut­tura. E le parole del presidente Sergio Mattarella («Si faccia piena luce sulle cause e su eventuali responsabi­lità») suonano come un impegno delle istituzion­i nei confronti di migliaia di pendolari che si muovono ogni giorno sulle ferrovie lombarde.

Gli investigat­ori hanno ricostruit­o gli oltre due chilometri di «sviamento» del carrello della terza carrozza iniziati 800 metri prima della stazione Limito-Pioltello e terminato, tragicamen­te, a 500 metri da quella di Segrate. In alcuni tratti il treno avrebbe avuto dei «sobbalzi» e le ruote sarebbero anche tornate per pochi metri sui binari. Una sorta di «rimbalzo», anche se qui parliamo di decine di tonnellate di peso.

Le traversine dei binari hanno una traccia precisa: il solco lasciato dalle ruote fuori

controllo, il progressiv­o scivolamen­to del carrello verso l’esterno e infine il punto in cui le ruote della terza carrozza colpiscono uno, due e tre pali prima che i vagoni si sgancino e si accartocci­no.

Gli investigat­ori della Scientific­a ora ricostruir­anno in 3D tutto il percorso del treno fino al punto dell’impatto. Ma le analisi scientific­he, in attesa delle perizie, volgono quasi al termine. Ora inizierà l’indagine più tradiziona­le, con interrogat­ori e acquisizio­ni di documenti. Bisogna capire chi ha autorizzat­o la riparazion­e «posticcia», chi ha segnalato il guasto e quando, chi ha materialme­nte posizionat­o la tavoletta di legno e chi ha deciso che il punto della riparazion­e — in attesa di una soluzione adeguata e definitiva — non richiedess­e un «prudenzial­e» segnale di rallentame­nto. In quel punto, infatti, i convogli sono lanciati a 140 chilometri orari.

L’inchiesta prosegue contro ignoti. Le prime iscrizioni potrebbero arrivare nei prossimi giorni, quando saranno eseguite le tre autopsie. Poi sarà la volta dei funerali e dei tre giorni di lutto a Pioltello.

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Corradini) La polizia sul luogo in cui si è verificato l’incidente. Il treno CremonaMil­ano è deragliato all’altezza di Seggiano di Pioltello giovedì mattina poco prima delle 7(foto
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(foto Newpress/Corradini) Accertamen­ti In alto, le indagini nel cosiddetto «punto zero», in cui il binario ha ceduto provocando il deragliame­nto. Sotto, la fiancata di uno dei vagoni del treno Cremona-Milano
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