Il meglio dei Depeche Mode Stasera (sold out) e lunedì la band inglese dal vivo al Forum
Due date (una già sold out) al Forum per rileggere quasi 40 anni di carriera
Il prossimo 2 luglio torneranno in Italia per il festival «Collisioni» a Barolo, in Piemonte, ma stasera e lunedì i Depeche Mode saranno in concerto al Mediolanum Forum (via G. Di Vittorio 6, Assago, ore 21, da € 60). Due date — la prima già sold out — attese dai fan di Dave Gahan e soci, che avevano già riempito lo stadio San Siro l’estate scorsa, coinvolgendo gli oltre 50 mila spettatori con una scaletta ricca dei loro più grandi successi, da «Enjoy The Silence» a «Never Let Me Down Again», da «Walking In My Shoes» a «Personal Jesus». Brani che non dovrebbero mancare in questi due nuovi live impreziositi dai video di Anton Corbijn, storico collaboratore del trio, assieme alle tracce di «Spirit», questo il titolo dell’ultimo album della band inglese, uscito quasi un anno fa: 12 brani dal sound potente, con echi dei Kraftwerk, esplosioni, bassi pulsanti e atmosfere cupe e avvolgenti ottenute sperimentando con loop e synth. Un lavoro che Gahan ha spiegato parlando di un’umanità inerte, che non sa più reagire di fronte ai mali del mondo, e di un momento storico in cui si respira un clima di paura. «Armati di nuove tecnologie, stiamo regredendo a una mentalità da uomini delle caverne», canta il songwriter oggi 55enne in «Going Backwards». Il che può strappare un sorriso, quando lo fa di fronte a migliaia di persone con i cellulari alzati, ma il potere di una musica come quella dei Depeche sta anche nella capacità di sottolineare le contraddizioni della società in cui viviamo. Loro lo fanno da quasi 40 anni, se si conta che il disco di debutto, «Speak & Spell», è del 1981. «Stare in una band è come sposarsi, solo che è un matrimonio un po’ particolare», ha dichiarato Gahan. «Ci sono momenti in cui non si riesce nemmeno a stare assieme nella stessa stanza e altri, quando siamo sul palco, in cui sentiamo che quello è l’unico posto dove potremmo essere». E ancora: «In passato ho avuto una vita fatta anche di eccessi, non sapevo quanto sarei durato. Ma non mi sono mai nascosto, credo nell’onestà, penso sia giusto raccontarsi sia per ciò che si è, sia per ciò che si è stati».