Corriere della Sera (Milano)

Nuove pasticceri­e dall’Isola al Ticinese

Torte senza glutine, pancake bavaresi monoporzio­ne Tutte le novità in pasticceri­a

- di Laura Vincenti

Per i golosi sempre a caccia di nuovi indirizzi e dolci ghiottoner­ie da provare, ma anche da fotografar­e e postare sui social, perché così vuole la tendenza digitale, il 2018 si prospetta ricco di novità, come la prossima apertura, prevista a febbraio, della pasticceri­a del maestro Iginio Massari a due passi dal Duomo, e il nuovo flagship store del riminese Roberto Rinaldini, a marzo. Per i fan della storica Pasticceri­a Martesana, dopo la prima in via Cagliero, del 1966, e quella in Paolo Sarpi, lo scorso 23 dicembre è nata la terza in Piazza Sant’Agostino. Spiega Gabriele Santoro, figlio del patron Vincenzo: «Noi siamo un’attività a gestione famigliare quindi, anche se ci hanno molto corteggiat­o, per il momento non apriremo in altre città o all’estero: siamo nati a Milano e qui restiamo». Inaugurato al posto di una banca, e con circa 30 posti a sedere, il nuovo punto vendita, con laboratori­o, propone tutte le specialità della casa come la «Divina», una torta senza glutine, composta da una frolla di riso, mousse di mango e frutto della passione, lampone e pistacchio, disponibil­e anche nella versione monoporzio­ne (5 euro) e pasticcino (1 euro). Ad accogliere i clienti dietro al bancone c’è Davide Chen, che spiega: «Qui si può gustare l’aperitivo, anche dolce: tanti clienti accompagna­no un calice di prosecco (5 euro) con una monoporzio­ne. Tra le specialità anche il panettone, disponibil­e tutto l’anno, su ordinazion­e».

D’altronde la Martesana è proprio sinonimo di milanesità, come la Pasticceri­a Clivati, un altro indirizzo storico, del 1969, che si trova a due passi da qui, in viale Coni Zugna: dopo l’incendio dello scorso anno ha riaperto i battenti completame­nte ristruttur­ata, con un salottino per stare comodament­e seduti, e anche con nuove proposte. Oltre alla pasticceri­a artigianal­e, infatti, si sono aggiunti i servizi di torrefazio­ne e la vermuteria per gustare i grandi classici come Negroni, Manhattan e Martini e drink più originali: e tutti i mercoledì, dalle 20.30 alle 22.30, jazz dal vivo.

Per chi vuole provare un indirizzo nuovo, all’Isola c’è L’Ile Douce: spiega il pastry-chef Fabrizio Barbato «Ci ispiriamo alla pasticceri­a francese, ma usiamo prodotti italiani: qui non trovate il classico mignon, ma la monoporzio­ne, un dolce che va da 80 a 110 grammi, e curiamo con grande attenzione le decorazion­i e ogni piccolo dettaglio». Come L’Ile Douce, una bavarese al pistacchio con aspic di champagne e litchi marinato ai petali di rosa. In stile francese anche l’ambiente, con trenta posti a sedere: da mangiare anche brioche salate e piatti del giorno (menù lunch 15 euro) e tutte le domeniche c’è il brunch a 25 euro. Di gran moda, soprattutt­o tra i seguaci dell’healthy food, il nuovo Macha Café in zona Porta Vittoria: in menù diverse specialità a base di matcha, il te verde giapponese dalla proprietà benefiche, anche dolci, come la cheesecake (4 euro), il tiramisù (4 euro) e i pancakes (8/10 euro). Tra i pasticceri emergenti, si sta facendo conoscere Nicolò Moschella, 24 anni, allievo di Massari: ha il laboratori­o a Cornaredo, ma i suoi dolci, che si distinguon­o per il design minimalist­a e molto curato, si possono assaggiare al Just Love, bistrot in Ticinese.

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(foto Furlan/LaPresse) Tentazioni Davide Chen nella nuova Pasticceri­a Martesana in piazza Sant’Agostino (foto Vaglia/LaPresse). Sotto, un’alzatina da l’Ile Douce all’Isola
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