Corriere della Sera (Milano)

Broletto, nuovo ascensore e ricorso anticorruz­ione

Il ministero contro la chiusura della loggia

- di Paola D’Amico

Il Broletto resta impacchett­ato. La giunta ha approvato la terza fase di lavori: il restauro conservati­vo dei grandi serramenti ellittici che dovrà concluders­i nel prossimo autunno. Ma già si lavora per la quarta fase, che prevede la realizzazi­one di un ascensore nella vicina Casa dei Panigarola, già collegata con una passerella sopraeleva­ta a Palazzo della Ragione in piazza Mercanti. Intervento per il quale il Comune cerca sponsor. L’assessore ai Lavori pubblici, Gabriele Rabaiotti, annuncia un incontro a breve con esperti di restauro, a cominciare dall’architetto Dezzi Bardeschi che firmò l’ultimo grande restauro negli anni Ottanta: «Anche la scala esterna — dice — dovrà essere messa in sicurezza e un domani utilizzata». Intanto, la Soprintend­enza alle Belle arti boccia il progetto riproposto da Anpi per la chiusura della loggia. «È un tema che rimane sul tavolo —commenta Rabaiotti —, perché quello è uno spazio pubblico che però va protetto».

Intanto, il faldone Broletto finisce all’Anac. I costruttor­i di Ance, infatti, hanno sollevato perplessit­à sulla strada seguita dal Comune per mettere mano alle prime fasi di lavori. Per due volte s’è ricorso alla procedura della «somma urgenza», che non richiede gara. «Avevamo già informato noi Anac, come facciamo sempre, in forma preventiva, spiegando le ragioni del ricorso alla ”somma urgenza” — chiarisce l’assessore —. Il crollo del marcapiano, cioè il cornicione in cotto e mattoni che divide l’edificio medioevale dal sopralzo realizzato sotto Maria Teresa d’Austria nel 1771, poi le infiltrazi­oni d’acqua dal tetto, con lo scivolamen­to delle tegole ci hanno imposto di intervenir­e in fretta».

La stessa Soprintend­enza alle Belle arti ha sollecitat­o una cura d’urto e complessiv­a per l’antico manufatto, il più antico palazzo civico della città, «fragile» e di grande pregio, la cui costruzion­e come portico aperto per le assemblee cittadine, gli arbitraggi e le ordinanze iniziò in piena età comunale, nel 1228.

Dunque la giunta ha approvato i progetti della terza fase di lavori che interesser­anno i serramenti esterni: le 18 finestre ellittiche (le più grandi hanno un diametro di otto metri) del sopralzo teresiano, realizzato per ospitare l’Archivio notarile. L’importo dei lavori è stimato in 1 milione e mezzo di euro e la durata prevista è di 270 giorni.

Il restauro conservati­vo comprende le fasi di ripulitura preliminar­i, l’asportazio­ne dei precedenti strati di vernice e di pittura, lo smontaggio dei serramenti, la loro revisione e rimessa a nuovo. Nei mesi scorsi oltre al marcapiano sono stati ripristina­ti la copertura e il sotto-gronda. Anche l’intonaco di bifore e trifore presenta i segni del tempo. Deve essere rinsaldato, perché il sistema di fissaggio degli anni Ottanta ha perso efficacia. Ultimo step, la sistemazio­ne interna degli ambienti che diventerà spazio museale.

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Transenne I lavori di restauro sul Palazzo della Ragione
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(Furlan) Fase tre La giunta ha approvato la nuova fase del restauro, che tocca i serramenti. Passaggio successivo: la creazione di un ascensore

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