Corriere della Sera (Milano)

Divieti e ricorsi al Tar Il traffico di confine divide Opera e Locate

- Olivia Manola

«Prima ha vietato l’accesso a Locate al mattino, poi ha rilanciato bloccando il traffico ai non residenti anche nel pomeriggio. Ora è troppo». Ettore Fusco, sindaco leghista di Opera, sbotta nei confronti di Davide Serranò (Pd), primo cittadino di Locate Triulzi. I sindaci di due piccoli centri confinanti alle porte di Milano hanno ingaggiato da mesi una guerra a colpi di carte bollate. Oggetto, l’ordinanza firmata da Serranò che vieta l’accesso al centro abitato di Locate ai non residenti negli orari di punta dei pendolari: dalle 7 alle 9 per chi arriva dalla provincia di Pavia, dalle 17 alle 19 per chi proviene da Opera, Pieve e Milano. Serranò ha così pensato di evitare il traffico provocato dagli automobili­sti che «bypassano» la congestion­ata Statale 412 Valtidone usando come scorciatoi­a il centro di Locate. «Non siamo a New York! Molti cittadini di Locate condividon­o il medico di base, le attività sportive, i parenti e gli amici con quelli di Opera. Come è possibile impedire agli operesi di andare a Locate come hanno sempre fatto?», denuncia Fusco, che ha presentato ricorso al Tar. Replica Serranò: «Devo preservare la salute dei miei cittadini. L’ordinanza è supportata dalle richieste del comitato dei cittadini locatesi. Comunque, chiunque deve recarsi a Locate per portare i figli a scuola o ad attività sportive potrà ottenere il pass. Ricordo che la decisione di limitare il traffico nasce dallo studio del piano generale sul traffico partito nel 2014».

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