Il manuale di sopravvivenza tra culle e cucce
Come far coabitare (bene) bambini e animali: pediatri, veterinari e genitori a lezione
La gioia di un «quattrozampe» cocco di casa può diventare un incubo quando una coppia aspetta un bambino. Ci sono alcuni passaggi necessari che una famiglia deve mettere in campo per mantenere un equilibrio armonioso in famiglia. Per questa ragione il dipartimento veterinario della Ats Città metropolitana ha organizzato un seminario rivolto a pediatri e a veterinari e una campagna informativa chiamata «Culle e cucce», con l’obiettivo di fornire alle famiglie che ospitano animali alcune informazioni sulla convivenza tra amici a quattro zampe e bambini e agli operatori sanitari un aiuto nella propria attività di prevenzione.
La presenza di un cane aiuta lo sviluppo del bambino, ma non è privo di rischi e pericoli specie in età prescolare. «Fino a sei anni i bambini sono incapaci di comprendere quello che gli animali ci comunicano con il loro comportamento — spiegano gli esperti —. Per esempio, i bambini non riescono a capire se un cane abbia paura o se dimostri atteggiamenti aggressivi da difesa». È solo tra il settimo e l’ottavo anno di vita che iniziano a riconoscere nel cane un compagno alla pari. Con un opuscolo che sarà esposto e distribuito negli studi veterinari, l’ex Asl ha messo nero su bianco consigli utili e accorgimenti che ogni famiglia deve adottare ancor prima che il bimbo sia nato.
Per esempio, è importante preparare il nostro cane a riconoscere oggetti fino a quel momento sconosciuti come culle e seggioloni, odori come il borotalco e creme e rumori (esistono addirittura dei cd musicali che riproducono il pianto di un neonato). Il ritorno a casa è un momento cruciale. Il cane potrebbe avere bisogno di parecchi giorni per abituarsi alla novità prima di rilassarsi completamente. È fondamentale avere pazienza e ricordarsi che, nonostante la naturale stanchezza legata al momento, va dedicato del tempo anche all’animale domestico di casa. Importantissimo: non va mai lasciato il cane vicino alla culla in nostra assenza.
Il bambino cresce e comincia a gattonare suscitando il sicuro interesse del nostro animale. In questo caso il consiglio dei veterinari è quello di non permettere al bambino di abbracciare, baciare, inseguire il cane né tirargli il pelo, le orecchie, la coda. È pericoloso anche lasciare che il bambino entri nella cuccia del cane o nell’area a lui dedicata.
Infine, se in alcune ore del giorno ad occuparsi dei nostri figli sono i nonni o una baby sitter, tutti devono essere adeguatamente istruiti. Un cane aiuta la crescita del bambini. Ma studi scientifici hanno dimostrato che «i bambini ai quali venga consentito di agire in modo inappropriato con gli animali in età precoce, avranno un’analoga modalità di interazione sia con i coetanei sia con gli adulti».