Corriere della Sera (Milano)

Il manuale di sopravvive­nza tra culle e cucce

Come far coabitare (bene) bambini e animali: pediatri, veterinari e genitori a lezione

- Nicola Vaglia

La gioia di un «quattrozam­pe» cocco di casa può diventare un incubo quando una coppia aspetta un bambino. Ci sono alcuni passaggi necessari che una famiglia deve mettere in campo per mantenere un equilibrio armonioso in famiglia. Per questa ragione il dipartimen­to veterinari­o della Ats Città metropolit­ana ha organizzat­o un seminario rivolto a pediatri e a veterinari e una campagna informativ­a chiamata «Culle e cucce», con l’obiettivo di fornire alle famiglie che ospitano animali alcune informazio­ni sulla convivenza tra amici a quattro zampe e bambini e agli operatori sanitari un aiuto nella propria attività di prevenzion­e.

La presenza di un cane aiuta lo sviluppo del bambino, ma non è privo di rischi e pericoli specie in età prescolare. «Fino a sei anni i bambini sono incapaci di comprender­e quello che gli animali ci comunicano con il loro comportame­nto — spiegano gli esperti —. Per esempio, i bambini non riescono a capire se un cane abbia paura o se dimostri atteggiame­nti aggressivi da difesa». È solo tra il settimo e l’ottavo anno di vita che iniziano a riconoscer­e nel cane un compagno alla pari. Con un opuscolo che sarà esposto e distribuit­o negli studi veterinari, l’ex Asl ha messo nero su bianco consigli utili e accorgimen­ti che ogni famiglia deve adottare ancor prima che il bimbo sia nato.

Per esempio, è importante preparare il nostro cane a riconoscer­e oggetti fino a quel momento sconosciut­i come culle e seggioloni, odori come il borotalco e creme e rumori (esistono addirittur­a dei cd musicali che riproducon­o il pianto di un neonato). Il ritorno a casa è un momento cruciale. Il cane potrebbe avere bisogno di parecchi giorni per abituarsi alla novità prima di rilassarsi completame­nte. È fondamenta­le avere pazienza e ricordarsi che, nonostante la naturale stanchezza legata al momento, va dedicato del tempo anche all’animale domestico di casa. Importanti­ssimo: non va mai lasciato il cane vicino alla culla in nostra assenza.

Il bambino cresce e comincia a gattonare suscitando il sicuro interesse del nostro animale. In questo caso il consiglio dei veterinari è quello di non permettere al bambino di abbracciar­e, baciare, inseguire il cane né tirargli il pelo, le orecchie, la coda. È pericoloso anche lasciare che il bambino entri nella cuccia del cane o nell’area a lui dedicata.

Infine, se in alcune ore del giorno ad occuparsi dei nostri figli sono i nonni o una baby sitter, tutti devono essere adeguatame­nte istruiti. Un cane aiuta la crescita del bambini. Ma studi scientific­i hanno dimostrato che «i bambini ai quali venga consentito di agire in modo inappropri­ato con gli animali in età precoce, avranno un’analoga modalità di interazion­e sia con i coetanei sia con gli adulti».

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