Chat in silenzio, niente sfottò Una domenica senza colori
Penso sia comprensibile che oggi, in questa rubrica a tinte rossonere, non sono in vena di parlare di Milan o di calcio in generale. Non perchè la domenica sia stata più spenta delle altre, non perchè siano mancate le frecciate coi cugini nei gruppi su WhatsApp o nei bar della città, non per una giornata calcistica in meno, ma per la scomparsa di un giovane atleta. Che se ne è andato così, senza alcun preavviso e in un modo che non so come altro definire se non glaciale. Sì, glaciale mi sembra proprio l’aggettivo giusto per l’effetto che mi ha fatto apprendere la scomparsa di Davide Astori. Mi fa male scriverlo, mi fa male che un ragazzo nel pieno della sua vitalità se ne sia andato senza avvisare, senza salutare, lasciando una sensazione di vuoto anche se non lo si conosceva personalmente. Le parole scarseggiano, la tristezza è tanta, e questa volta, ahimè, dobbiamo accantonare il calcio e non per una piccolezza ma per una reale tragedia. Non ci resta che unirci in un solidale silenzio. Non penso serva aggiungere niente, torneremo a gioire o disperarci calcisticamente parlando, ma oggi no, non è ancora il momento. Col pensiero siamo tutti vicini alla famiglia, alla fidanzata Francesca e a Vittoria, la loro figlia rimasta senza papà. Ciao Davide, da un tifoso rossonero che si è tolto i colori di dosso.