Scioperi Atm Il gioco del cerino è un pericolo
Le compagnie aeree scelgono la soluzione più drastica: basta l’annuncio di uno sciopero e subito partono cancellazioni dei voli e comunicazioni ai viaggiatori. Questione di soldi: se un aereo non parte si innescano conseguenze a catena che finiscono per costare davvero tanto. Meglio non rischiare, anche se è una protesta di pochi, senza conseguenze sul traffico. Ma per le aziende di trasporto pubblico locale la questione è più spinosa. Paradossalmente è meglio se a proclamare sciopero sono tutte le grandi organizzazioni sindacali e allora lo stop (vero) è pressoché assicurato. Basta informare preventivamente gli utenti e il gioco è fatto. Altrimenti, di fronte ad agitazioni proclamate da sigle minori (come è accaduto giovedì scorso) parte un gigantesco gioco del cerino. Aderiranno pochi? Tanti? Nessuno? Le aziende non possono saperlo, ma possono averne percezione, quantomeno a partire dalla conoscenza del peso specifico di ciascuna sigla sindacale. Ma l’adesione a uno sciopero è un diritto individuale. Quindi nulla esclude che lavoratori iscritti ad altri sindacati (o a nessuno) decidano di incrociare le braccia. Succede di rado, va detto, quando l’agitazione si innesta su altre vertenze molto sentite (per esempio contrattuali) e la voglia di protestare è più forte. In ogni caso, quando lo sciopero è confermato, la prassi prevede il passaggio del cerino ai mezzi di informazione e agli utenti: le aziende annunciano «possibili disagi» e il gioco è fatto. A quel punto giornali, tv, radio e siti web possono tentare di capire qualcosa di più sulla possibile adesione e, quindi, sugli effetti reali della protesta. Ma a loro volta non possono prendersi la responsabilità di dire «tranquilli, andrà tutto bene, troverete il vostro tram». Di fatto non possono che riportare le posizioni sindacali e aziendali. A quel punto il cerino passa agli utenti, che al contrario delle compagnie aeree, di solito non cancellano i loro viaggi ma, al contrario, li moltiplicano. Ed ecco servito il caos in città.