Corriere della Sera (Milano)

I tagli nella sanità

AMBULANZE LA QUALITÀ NON SBANDI

- Di Sergio Harari sergio@sergiohara­ri.it

Anni di razionaliz­zazioni ci hanno insegnato che anche in sanità si può (e si deve) risparmiar­e senza compromett­ere la qualità. Ma abbiamo anche imparato che oltre un certo limite non è possibile spingersi senza perdere in eccellenza. Il servizio di ambulanze dei più importanti ospedali cittadini rischia di essere affidato solo ad associazio­ni di volontaria­to, come ha raccontato ieri su queste pagine Simona Ravizza, a causa di una gara di appalto che riconoscer­ebbe tariffe al di sotto di quelle fissate dal ministero del Lavoro. Basarsi su un sistema che si fonda in gran parte sul volontaria­to può essere rischioso e non garantire necessaria­mente tutti quei requisiti di profession­alità che dovrebbero avere addetti regolarmen­te assunti e deputati a fare questo lavoro a tempo pieno. È giusto sostituire soccorrito­ri di esperienza con volontari? I cittadini da chi preferireb­bero farsi assistere? La risposta non è scontata. Spesso chi si dedica per generosità a queste attività ha una sensibilit­à e una attenzione particolar­e che non necessaria­mente è comune a chi lo fa quotidiana­mente per lavoro; inoltre tutti, volontari e non, sono formati con corsi specifici. D’altra parte, i bilanci sono bilanci e devono quadrare. Garantire qualità senza squilibrar­e i conti è impresa complicata ma è fondamenta­le che i cittadini si sentano garantiti quando si affidano a un servizio così delicato. Su questo hanno diritto di essere rassicurat­i.

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