I tagli nella sanità
AMBULANZE LA QUALITÀ NON SBANDI
Anni di razionalizzazioni ci hanno insegnato che anche in sanità si può (e si deve) risparmiare senza compromettere la qualità. Ma abbiamo anche imparato che oltre un certo limite non è possibile spingersi senza perdere in eccellenza. Il servizio di ambulanze dei più importanti ospedali cittadini rischia di essere affidato solo ad associazioni di volontariato, come ha raccontato ieri su queste pagine Simona Ravizza, a causa di una gara di appalto che riconoscerebbe tariffe al di sotto di quelle fissate dal ministero del Lavoro. Basarsi su un sistema che si fonda in gran parte sul volontariato può essere rischioso e non garantire necessariamente tutti quei requisiti di professionalità che dovrebbero avere addetti regolarmente assunti e deputati a fare questo lavoro a tempo pieno. È giusto sostituire soccorritori di esperienza con volontari? I cittadini da chi preferirebbero farsi assistere? La risposta non è scontata. Spesso chi si dedica per generosità a queste attività ha una sensibilità e una attenzione particolare che non necessariamente è comune a chi lo fa quotidianamente per lavoro; inoltre tutti, volontari e non, sono formati con corsi specifici. D’altra parte, i bilanci sono bilanci e devono quadrare. Garantire qualità senza squilibrare i conti è impresa complicata ma è fondamentale che i cittadini si sentano garantiti quando si affidano a un servizio così delicato. Su questo hanno diritto di essere rassicurati.