Si apre l’era Fontana Ballottaggi in giunta
Lo scoglio delle quote rosa
Oggi Roberto Maroni cederà il testimone ad Attilio Fontana, proclamato ieri nuovo presidente della Regione. Ma per conoscere la giunta bisognerà ancora attendere. «Entro venerdì», dice il neogovernatore. I partiti sono alle prese con le caselle da riempire. In casa Lega il caso si chiama «quote rosa». «C’è una squadra, dunque attendiamo nomi e pareri dei nostri compagni di squadra». Intanto, anche l’opposizione si organizza. «Pronti al dialogo, ma senza sconti», afferma Dario Violi per il M5S. Il capogruppo del Pd sarà Fabio Pizzul, che la spunta su Jacopo Scandella con un vero «ribaltone».
La simbolica campanella passerà di mano oggi: nella sala Biagi di Palazzo Lombardia, Roberto Maroni cederà il testimone ad Attilio Fontana, proclamato ufficialmente ieri presidente della Regione. Il nuovo corso turboleghista è pronto al debutto. Ma per conoscere la giunta probabilmente bisognerà ancora attendere. Il neo governatore avrebbe voluto presentarla a inizio settimana. Sulla squadra di governo però il cartello di lavori in corso non è ancora stato rimosso. Ieri Fontana (che terrà per sé lo Sport per gestire in prima persona l’eventuale dossier olimpico del 2026) ha preso tempo: «Entro venerdì», il nuovo termine per il lancio. «È tutto quasi pronto. Ma essendoci una coalizione — motiva Matteo Salvini — giustamente bisogna aspettare i pareri, i nomi e i ruoli dei compagni di squadra». In realtà un po’ tutti i partiti starebbero revisionando la propria lista di nomi.
In casa Lega il rompicapo è sempre lo stesso. E va sotto il nome di quote rosa. Sono cinque le donne in gioco per due caselle. In pole position c’è la bergamasca Elena Poma, a cui s’aggiungono la pavese Silvia
Piani, il possibile ripescag- gio dell’assessore uscente Cristina Cappellini, non rieletta in aula, e l’ex parlamentare Giovanna Bianchi Clerici. Ma Salvini sarebbe in pressing su Claudia Maria Terzi per convincerla ad abbandonare la Camera per un secondo giro a Palazzo Lombardia. Per chi la spunterà si apriranno le porte degli assessorati alla Cultura, da una parte, e Ambiente o Innovazione e ricerca, dall’altra. Più definita la partita degli uomini. A Davide Caparini andrà la gestione dei conti, Stefano Bolognini va verso il nuovo maxi assessorato che riunisce Casa e Politiche sociali, a Fabio Rolfi toccherà l’Agricoltura, a Massimo Sertori la Montagna, il lodigiano Pietro Foroni va verso l’Ambiente. Sui cinque di Forza Italia manca ancora il via libera da Arcore. Anche qui non sono escluse sorprese dell’ultimo minuto. Sarà confermato vice Fabrizio Sala (la delega balla tra l’Urbanistica e quella all’Internazionalizzazione). Giulio Gallera tornerà a sedere sulla poltrona di peso della
Sanità. Il terzo nome, per le Attività produttive, dovrebbe essere quello di Alessandro Mattinzoli. Vengono però date in ascesa le quotazioni di Francesco Ferri, imprenditore vicino a Berlusconi. Silvia Sardone è data alle Pari opportunità, ma la super votata pasionaria ambisce ancora a strappare al fotofinish le deleghe a Lavoro e istruzione che invece vedrebbero in ballottaggio la direttrice del dipartimento innovazione Cisl, Benedetta Cosmi, che non è riuscita a farsi eleggere alla Camera, ed Elena Centemero.
Gli ultimi quattro posti se li divideranno Fratelli d’Italia, la lista Fontana e Noi con l’Italia. Dopo l’addio di Viviana Beccalossi, il movimento di Giorgia Meloni punta a far entrare Riccardo De Corato (con delega alla Sicurezza) e Lara Magoni (Turismo e moda). La civica del presidente sarà rappresentata da Stefano Bruno Galli all’Autonomia, mentre Raffaele Cattaneo sarebbe il nome indicato dallo stesso Fontana per la casella dei Trasporti. Infine, saranno quattro i sottosegretari: per la Lega Giacomo Stucchi e una delle donne che resteranno escluse dall’esecutivo, Antonio Rossi della civica e l’azzurro Fabio Altitonante. «Attendo con ansia che Fontana faccia la sua squadra perché ci sarà da fare, con la speranza che tutti vogliano collaborare», commenta il sindaco Beppe Sala.
Oggi passaggio di consegne con l’ex governatore Maroni Nodo quote rose nella Lega e ultimi via libera da Arcore: spuntano Ferri e Cosmi