Corriere della Sera (Milano)

CANI AGGRESSIVI NEI PARCHI LE REGOLE DA RISPETTARE

- Luciana Zanon gschiavi@rcs.it

Gentile Schiavi, una domanda semplice: qual è il regolament­o dei parchi di Milano a proposito dei cani? Si possono lasciare liberi o devono essere al guinzaglio? Glielo chiedo perché, avendo un cane che porto al Parco Sempione al guinzaglio, sono costanteme­nte assalita da altri cani liberi. Una volta ho preso un morso io, un’altra volta mio marito si è ritrovato la giacca a vento completame­nte stracciata e l’altro giorno, mercoledì scorso, un cane ha azzannato il mio, ma mi è impossibil­e fare denuncia perché la proprietar­ia non si trova.

Per contro ci sono dog sitter dall’aspetto di Rambo che girano con 10/15 cani liberi e che, fregiandos­i di presunte competenze etologiche, accusano chi porta il cane al guinzaglio di renderlo in questo modo aggressivo.Più volte ho segnalato il problema ai vigili che stazionano nel parco, ma sembra che il problema non li riguardi minimament­e: la volta che ero stata morsa mi sono rivolta a loro per chiedere cosa potessi fare e non si sono neanche degnati di scendere dalla macchina. Ad ogni modo, se effettivam­ente i cani possono rimanere liberi, allora anch’io posso liberare il mio. Se invece così non fosse mi chiedo: ma chi sono le persone che dovrebbero far rispettare le regole?

Gentile Luciana, al parco Sempione c’è un’area cani riqualific­ata da poco, vicino all’Acquario, dove si sperimenta­no iniziative per facilitare l’interazion­e tra uomini e animali. Un po’ più in là ci sono i casi da lei descritti, che rendono problemati­ca la coabitazio­ne, più per lacune dei proprietar­i che per l’aggressivi­tà dei cani. Oggi a molti piace possedere un cane aggressivo: ma la scelta di certe razze da parte di persone sbagliate crea facilmente un corto circuito. Sono stato amico del grande Danilo Mainardi, straordina­rio etologo collaborat­ore del Corriere e prendo spunto dal suo libro «Il cane secondo me» per qualche risposta. Sul guinzaglio («Un cane tenuto costanteme­nte al guinzaglio diventa fatalmente aggressivo»). Sul bisogno di esplorare i dintorni («I cani hanno necessità di esperienze sociali. Non sono macchinett­e. Sono animali intelligen­ti»). Sui comportame­nti («Il cane vive con disagio situazioni di rumore, affollamen­to, confusione, specie se non ha fiducia nel suo proprietar­io»). Sui comandi («Posso dire che i miei cani mi ubbidiscon­o perche mi riconoscon­o come il loro leader e la natura del cane è fatta così: accontenta­re il loro leader»). Un buon proprietar­io sa rispettare le regole e quando il guinzaglio serve o ne può fare a meno. Quanto ai controlli, siamo alle solite: assenti.

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