Ramones, detersivi e guinzagli Il «piccolo Harrods» di Monza
Nel bazar che vende di tutto: «Siamo l’alternativa ai centri commerciali»
Fra gli scaffali è possibile trovare detersivi per la casa, vecchi dischi in vinile dei Ramones e giocattoli per bambini. Ma anche guinzagli per i cani e giradischi a valigia anni Cinquanta. Sembra il grande magazzino londinese Harrods dove, come recita il famoso slogan, «è possibile acquistare da uno spillo a un elefante». Invece, siamo in un piccolo negozio di due vetrine aperto nel cuore del quartiere San Fruttuoso, a Monza. Il titolare, Giorgio Manzoni, 55 anni, sposato, padre di un figlio di 25 che saltuariamente lo aiuta nell’attività, l’ha chiamato «Tuscos», che tradotto dal dialetto significa «qualsiasi cosa» o «di tutto». «Facevo il rappresentate di auto e camion — spiega Manzoni —, ma poi le cose per l’azienda dove lavoravo hanno iniziato ad andar male e io mi sono dovuto reinventare commerciante». Anziché vendere uno o due prodotti specifici, lui ha deciso di ribaltare la strategia commerciale e vendere di tutto un po’. O meglio: vendere ciò di cui i residenti del quartiere hanno bisogno.
Gli inizi non sono stati semplici. Il primo negozio preso in gestione circa cinque anni fa era posizionato male, in una strada con un grande via vai di auto, ma dopo che si è spostato in via San Fruttuoso, la via che taglia in due l’omonimo quartiere, gli affari hanno iniziato a lievitare. «Tuscos» non è solo un bazar, ma un vero e proprio punto di incontro dove la gente si ferma a fare quattro chiacchiere e Giorgio Manzoni non si limita a vendere ciò che gli sembra possa andare incontro ai gusti dei cittadini del rione: l’ultima «nuova entrata» sono gli aspirapolvere, ma il negoziante esegue anche piccoli lavoretti di manutenzione. C’è il nonno che porta i giocattoli rotti del nipotino, il ragazzo che vuole farsi dare un occhio ai freni della bicicletta e l’impiegato che deve registrare l’orologio. Giorgio Manzoni è un vero factotum. «Cerco sempre di essere attento alle esigenze e agli interessi dei clienti — spiega —. Il mio obiettivo è essere un’alternativa pratica, comoda e veloce ai centri commerciali. Chi viene nel mio negozio può trovare tutto quello che è presente in casa sua, dalla zuccheriera alla ciotola del cane, passando per le cornici o le coperte».
Se qualche pensionata della zona glielo chiede, non si tira nemmeno indietro davanti a piccoli lavoretti di casa come cambiare una lampadina o aggiustare un elettrodomestico. Da poco, nel suo «piccolo Harrods», Giorgio Manzoni ha iniziato a esporre in vetrina anche oggetti vintage come un giradischi a valigia, perfettamente funzionante, alcuni orologi e elementi di arredo antichi. «Il vintage e i mercatini di settore sono sempre stati una mia passione — racconta —, infatti con la collaborazione di mio figlio abbiamo deciso di dedicare un angolo del negozio ai dischi in vinile, che sono la sua grande passione». Sul banco, accuratamente conservati in buste di plastica trasparenti, sono esposti centinaia di titoli d’altri tempi fra cui 33 giri di Elvis Presley, dei Ramones, la colonna sonora del film Hair, una raccolta di Ornella Vanoni e molti altri, mentre sotto il bancone ci sono i 45 giri, alcuni dei quali danno la sensazione di essere delle rarità: Vita spericolata di Vasco Rossi, Midnight Rider di Joe Cocker e un Peppino di Capri e i suoi Rockers (questo il nome del gruppo, ndr) datato 1959. Rimanendo in tema vintage, Manzoni sottolinea come uno dei prodotti più richiesti siano i giocattoli per bambini. «Quelli tradizionali, però — spiega —. Non vendo giochi elettronici, costano troppo. Qui entrano nonne e mamme che vogliono comperare un pensiero per il piccolo di casa».
Punto d’incontro
Il negozio è anche diventato un luogo di socializzazione per gli abitanti del quartiere