Da Expo al Comune Ritorna Malangone
Un direttore per la svolta alle opere
L’ha voluto come braccio destro quando era city manager del Comune. L’ha chiamato con sé come direttore generale di Expo. E ora il sindaco Giuseppe Sala sta preparando il grande ritorno di Christian Malangone a Palazzo Marino in un ruolo di affiancamento al direttore generale, Arabella Caporello. Una diarchia al comando della macchina del Comune. Resta da capire se l’operazione andrà in porto e come funzionerà la diarchia. Un’ipotesi potrebbe essere quella di affidare a Malangone l’operatività della macchina, mentre Caporello lavorerebbe sui piani finanziari e sulle partecipate.
L’ha voluto come braccio destro quando era city manager del Comune. L’ha chiamato con sé come direttore generale di Expo. E ora il sindaco Beppe Sala sta preparando il grande ritorno di Christian Malangone a Palazzo Marino in un ruolo di affiancamento al direttore generale, Arabella Caporello. Una diarchia al comando della macchina del Comune. Vecchio e solido legame quello tra i due, costruito giorno dopo giorno sul piano dell’operatività. Il sindaco si è sempre fidato del suo braccio destro e se non fosse stato per la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto Malangone, il ritorno del collaboratore principe di Sala sarebbe avvenuto già molto tempo fa. Ma dopo l’assoluzione in Corte d’appello in merito alla trasferta a Tokyo di una collaboratrice di Roberto Maroni, la strada è tornata praticabile. Per giunta in un momento in cui Sala spinge come non mai per accelerare l’operatività della macchina comunale soprattutto per quanto riguarda le periferie. Non è un caso che venerdì il sindaco si sia presentato alla convention dei dirigenti di Palazzo Marino usando parole molto dure. «Dobbiamo cambiare passo. Noi amministratori, ma anche voi dirigenti». Accelerazione diventata ancora più urgente dopo il voto del 4 marzo che ha segnato un arretramento del Pd in vaste zone di periferia e proprio il «piano periferie» è ciò che più sta a cuore al sindaco. Ma è anche quello che fino a oggi ha visto meno risultati tangibili e concreti. L’arrivo di Malangone dovrebbe servire a velocizzare realizzazioni e opere.
Resta da capire se l’operazione andrà in porto e come funzionerà la diarchia tra Malangone e Caporello che è sicuramente la questione più delicata che dovrà affrontare Sala nei prossimi giorni. Un’ipotesi potrebbe essere proprio quella di affidare a Malangone l’operatività della macchina comunale, mentre Caporello lavorerebbe soprattutto sui piani finanziari e su tutto il capitolo delle partecipate del Comune. Questo lo scenario, che comunque prevede dei passi formali e quindi tempo. Se l’operazione dovesse andare in porto si dovrà procedere alla pubblicazione di un bando e solo allora si comprenderanno con precisione quali saranno le funzioni che dovrà assumere il nuovo arrivato.
Che si sia arrivati a un punto di svolta della legislatura è ormai ben chiaro a tutti. Lo dimostra il tour de force che ha spinto il sindaco a incontrare nel giro di pochi giorni prima gli assessori, poi il conclave con i consiglieri di maggioranza e venerdì i dirigenti. Il suo pensiero, il sindaco l’ha illustrato bene in un post su facebook di due settimane fa. «Per ciò che riguarda l’indirizzo politico nei prossimi mesi e anni, più in generale, abbiamo condiviso la necessità di lavorare ancora di più e meglio sul tema delle periferie e del sostegno alle fasce più deboli. In particolare sulle periferie, ho chiesto ai miei assessori di produrre rapidamente un piano di azione che contenga misure significative e verificabili, a partire da un più rapido recupero degli appartamenti di edilizia popolare attualmente non assegnabili perché richiedenti una azione di manutenzione straordinaria e da un modello di gestione delle piccole manutenzioni, che garantisca una maggiore rapidità di intervento. Siamo consci che il problema delle periferie è più ampio e articolato, che c’è una chiara istanza di rafforzamento della sicurezza sociale, ma siamo però fortemente convinti che entro la fine del mandato si potranno apprezzare risultati significativi delle nostre politiche». Ma per fare tutto questo entro la legislatura è necessario accelerare tutti i processi. Quelli politici sono ormai chiari, ora tocca alla macchina amministrativa mettere a terra i piani della giunta e della maggioranza. Una bella responsabilità per Christian Malangone.