Corriere della Sera (Milano)

Due giocattoli su dieci sono pericolosi L’allarme della Ue sulle sostanze chimiche

- Valeria Balboni

Venti giocattoli su cento, in Europa, contengono sostanze pericolose: lo dice un rapporto dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa). L’indagine riguardava non solo giocattoli ma oggetti di uso quotidiano: su oltre 5.600 prodotti controllat­i, il 18 per cento non era in regola con le norme. Il maggior numero di infrazioni riguardava la presenza di ftalati nei giocattoli: queste sostanze — interferen­ti endocrini, che potrebbero danneggiar­e l’apparato riprodutto­re — erano sopra i limiti in un caso su cinque. Un fatto tanto più grave se si pensa che gli ftalati sono soggetti a una legislazio­ne specifica già da diversi anni, per proteggere i bambini da sostanze pericolose che potrebbero ingerire.

Riconoscer­e un giocattolo sicuro non è facile, ma ci sono alcuni accorgimen­ti: devono essere muniti di marchio CE e la confezione deve riportare i dati del produttore (o dell’importator­e). Il 39 per cento delle infrazioni sono state individuat­e in giocattoli in cui non era indicata l’origine, seguite da prodotti importati dalla Cina. Attenzione poi alla seconda mano: nei mercatini e nei negozi di beneficenz­a possiamo trovare articoli che non sono più in commercio perché considerat­i poco sicuri, o proibiti. Uno studio inglese ha evidenziat­o metalli pericolosi come cadmio, cromo e piombo in molti vecchi giocattoli, ancora in circolazio­ne. Questo vale anche per i mattoncini Lego degli anni 70.

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