APRILE UN’OASI DI ARTE
Aprile: ne vedremo di tutti i colori. Sono i colori di arte e design contemporanei che saranno sparsi come coriandoli in città. Dal 13 al 15 aprile la 23esima edizione del Miart, curata da Alessandro Rabottini, con 184 gallerie (32% nuove e 42% straniere, arriva anche Gagosian) a Fieramilanocity e in alcuni spazi pubblici: nel Parco di CityLife la Fondazione Trussardi allestirà Sacrilege di Jeremy Deller, un gonfiabile in scala 1:1 di Stonehenge. La settimana successiva, dal 17 al 22, sarà la volta del Salone del Mobile a Rho-Pero (duemila espositori, 22% stranieri), ovvero della design-week sparsa tra via Tortona, via Brera con l’invasione urbana che caratterizza questo evento, una specie di albero della cuccagna Postmoderno. A giudicare dai prezzi triplicati degli alloggi su Airbnb le due rassegne funzionano. Per quanto il «contemporaneo» trovi Kassel, Miami, Basilea più snob, gli appuntamenti ambrosiani restano popolari e crescono nelle agende internazionali. Ed è da segnalare che il sistema finanziario privato italiano, che muove il mondo dell’arte, non ha abbandonato la città: in un anno gli Amici della Triennale hanno tirato su un paio di milioni per la Fondazione di viale Alemagna — dove martedì prossimo si presenterà il libro postumo di Gillo Dorfles La mia America (Skira). I grandi capitali investiti nell’arte passano oggi da Cina, Emirati e Stati Uniti; tuttavia Milano appare un’oasi di resistenza all’acritico globalismo.