Resistenza, raid all’Istituto
Primaticcio, porte e finestre devastate. Documenti buttati a terra. Fiano: clima d’odio, non siamo stupiti
Devastate porte e finestre, i documenti presi e buttati in giro. Attacco all’Istituto pedagogico della Resistenza, a Primaticcio. «Visto il clima d’odio in previsione del 25 Aprile, non siamo per niente stupiti dell’aggressione».
Purtroppo l’attacco ricevuto, che ha provocato anche costosi danni, non li ha sorpresi: «Visto il clima d’odio e di violenza che si va fomentando, e vista la vicinanza con il 25 Aprile, festa della Liberazione dal fascismo e dal nazismo, non ci stupisce questo atto vile e pusillanime». Così hanno scritto su Facebook i rappresentanti dell’Istituto pedagogico della Resistenza in via degli Anemoni, a Primaticcio. Nella notte, balordi hanno devastato porte, finestre, arredi, hanno arraffato documenti e li hanno sparsi in giro.
Altri analoghi episodi c’erano stati nel 2015 e nel 2016. «Stanno rialzando la testa. Prima l’incendio al Circolo Pd della Barona — ha detto il deputato del Partito democratico Emanuele Fiano — , poi la rievocazione nazista a Cologno Monzese e adesso l’ennesimo attacco a questo Istituto». Un Istituto al quale è arrivata la solidarietà del presidente provinciale dell’Anpi Roberto Cenati, il quale ha chiesto «alla pubbliche autorità» il massimo e intenso impegno per poter fare luce e trovare i responsabili.
Il precedente riferimento di Fiano a Cologno Monzese, riguarda lo scontro sulla rievocazione storica di un campo di fanteria di fine seconda guerra mondiale affidata al gruppo rievocativo 36 Fusilier Kompanie, dal nome del reparto di volontari austriaci delle SS. La giunta di Cologno Monzese, leghista, è stata travolta da una marea di polemiche, a cominciare dalla stessa Anpi che ha chiesto al prefetto di Milano Luciana Lamorgese di bloccare l’iniziativa. Da par suo il sindaco di Cologno Monzese, Angelo Rocchi, s’è difeso spiegando che non c’è nessuna operazione-nostalgia per nazismo, a maggior ragione considerando che in quella rievocazione ci saranno anche «i partigiani e i soldati dell’Armata rossa». Nella sua auto-perorazione, Rocchi ha ricordato a chi gli ha chiesto un passo indietro, che a giorni sempre Cologno Monzese ospiterà la presentazione del libro del terrorista Renato Curcio.
Per quanto riguarda l’estrema vicinanza di quella rievocazione storica (il 20 e il 21 aprile) con l’anniversario della Liberazione, che a molti è apparsa una voluta provocazione, il sindaco ha detto che si tratta unicamente di casualità del calendario.