Corriere della Sera (Milano)

Le mosse di Comune e Regione

«Strategia d’emergenza Stretta ai tir, cabina di regia e blitz contro i trafficant­i»

- P. Lio

È una delle prime grane che si troverà sulla scrivania. Il neo assessore regionale all’Ambiente, Raffaele Cattaneo dovrà fare i conti con la piaga che rischia di trasformar­e la Lombardia in una nuova terra dei fuochi. La sequenza d’incendi ai depositi di rifiuti si stanno moltiplica­ndo oltre ogni soglia d’allarme, tanto da aver già attirato l’attenzione della commission­e bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. «Negli ultimi tre anni ci sono stati almeno 80 casi l’anno in Italia, circa la metà dei quali nelle regioni del Nord. E in Lombardia — snocciola i dati Cattaneo, che oggi prenderà formalment­e le redini dell’assessorat­o — ne sono stati registrati, solo negli impianti autorizzat­i, in media uno al mese. Non stiamo parlando di episodi di autocombus­tione: almeno il 20 per cento degli incendi è risultato essere doloso».

Il dossier sta scalando la classifica delle priorità. «Abbiamo subito iniziato a studiare il problema e dopo le opportune valutazion­i disegnerem­o delle linee d’indirizzo». Anche se, ricorda Cattaneo, «non partiamo da zero: ci sono già norme precise e Regione Lombardia s’è già attivata per sradicare questo fenomeno preoccupan­te». Che va diviso in almeno due fronti. Il primo è sulle discariche abusive. Le fiamme nel capannone dismesso in via Giovanni Battista Grassi, a Milano, è solo l’ultimo esempio. Per contrastar­e il proliferar­e di buchi neri abusivi «l’unica ricetta è intensific­are i controlli di prevenzion­e, attraverso una rete capillare di monitoragg­io del territorio che non può che essere dal basso, attraverso la collaboraz­ione con tutti i soggetti che operano sul territorio». Non solo il Pirellone e Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. La cabina di regia dovrà coinvolger­e anche le forze dell’ordine, le prefetture, i comuni e le polizie locali. L’altro filone racchiude gli incendi agli impianti di stoccaggio autorizzat­i. «Le verifiche su questi depositi devono aumentare e in prospettiv­a dovranno sempre più essere a sorpresa».

Ma c’è anche un altro aspetto a preoccupar­e, segnalato nella relazione della commission­e parlamenta­re. «Gli impianti lombardi trattano anche rifiuti provenient­i da altre regioni — spiega l’assessore — e su questi va aperta una riflession­e, perché non vorrei che questo flusso trascinass­e con sé comportame­nti illeciti. Questi trasferime­nti vanno governati con grande attenzione».

Per l’omologo comunale Marco Granelli, gli incendi ai siti di trattament­o e stoccaggio dei rifiuti hanno anche ripercussi­oni sulle strategie di Palazzo Marino: il fenomeno rischia infatti d’incidere sull’ascesa milanese nella raccolta differenzi­ata. «Abbiamo bisogno di impianti che funzionino bene, gestiti da soggetti qualificat­i. Per questo — spiega l’assessore comunale all’Ambiente — alla nuova giunta regionale chiediamo maggiori verifiche e una regolament­azione più vincolante per la concession­e dell’autorizzaz­ione agli impianti, legata a sistemi di sicurezza e antincendi­o sempre più stringenti. Non si può più permettere una gestione di questi depositi stile rigattiere. Alla magistratu­ra, poi, rinnoviamo l’appello a intervenir­e con una visione d’insieme dei tanti episodi che si stanno moltiplica­ndo su tutto il territorio regionale».

Marco Granelli Alla Regione chiediamo regole più severe per autorizzar­e gli impianti di smaltiment­o

Raffaele Cattaneo Degli 80 casi registrati in Italia negli ultimi tre anni, la metà riguarda le regioni del Nord

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Piazza Scala L’assessore comunale all’Ambiente Marco Granelli, nato nel quartiere di Bruzzano nel 1963
 ??  ?? Pirellone L’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo, nato a Saronno nel 1962
Pirellone L’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo, nato a Saronno nel 1962

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