Corriere della Sera (Milano)

«Case e abusivi, ora i sequestri»

Il vicesindac­o: l’operazione frutto della collaboraz­ione tra le istituzion­i. Dieci espulsi e 43 indagati Scavuzzo: sì alla linea dura. I residenti di via Cavezzali: una liberazion­e, impedite che tornino

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«Auspico che alcuni appartamen­ti vengano sequestrat­i. Per il dissequest­ro poi bisogna venire in Comune, dimostrare che sei il legittimo proprietar­io e che hai le carte in regola» Così il neoassesso­re alla Sicurezza Anna Scavuzzo dopo l’operazione di via Cavezzali. «Vogliamo rendere la vita complicata a chi fa compravend­ite sospette». Intanto i residenti «regolari» parlano di liberazion­e ma temono torni tutto come prima: «Adesso ci sia presidio costante».

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In tutto il secondo piano, le porte non sfondate sono rimaste solo due. Da una parte un ragazzo del Senegal, dall’altra il filippino Saldi De Venias: «Hanno fatto irruzione all’alba, centinaia di poliziotti all’improvviso — racconta —. Mi sono spaventato a morte ma erano anni che chiedevamo un intervento cosi. Ci hanno liberato».

In quell’alveare con 180 appartamen­ti non più grandi di 30 metri quadrati ieri regnava un silenzio spettrale. Resti di materassi logori, topi, calcinacci dai soffitti, montagne di immondizia. Dentro le case, sui comodini abbandonat­i in fretta e furia, monete, appunti, bilancini per la droga. Sul muro la scritta: «Zorro c’è».

Tra i pochissimi che si aggiravano per i corridoi, la parola liberazion­e era sempre seguita da polemiche: «Dovevano farlo prima. E soprattutt­o dovrebbero restare adesso. Invece tra poco la Polizia se ne andrà e tornerà tutto come prima», provoca Maria Bertelli, sugli 80 anni. Suo figlio è stato tra i primi a comprare quando, nel 2003 — dopo la cartolariz­zazione — l’edificio (ex Indap) fu venduto in blocco. All’alba di giovedì il loro affittuari­o era già al lavoro. «La polizia ha bussato, non ha ricevuto risposta e ha sfondato la porta. Hanno rotto anche l’infisso, sono costi. A noi chi li ripaga?».

Fuori dal palazzo si presentava­no uno dopo l’altro anche dei giovani, tutti con la stessa frase: «Siamo assegnatar­i dell’alloggio numero xx». Negli anni si erano aggiudicat­i le case alle aste giudiziari­e: un affare, prezzo medio sotto i 500 euro al metro quadrato. Eppure, finora non erano mai potuti entrare. Spiega Albino Bertoletti, Ad della Sivag, l’Istituto di vendite del Tribunale: «Almeno settanta alloggi sono pignorati dalle banche, altri trenta sotto procedura fallimenta­re. Già nel dicembre 2016 avevamo ottenuto dal giudice l’ordine di liberazion­e, da allora facevamo pressioni perché le forze dell’ordine intervenis­sero, altrimenti non riuscivamo a consegnare le proprietà».

Con passo incerto, su per le scale, si muoveva Francesca Di Corato: «Nel 2012 io e mio marito abbiamo speso tutta la liquidazio­ne per comprare il mattone da dare ai nipoti. Viene rabbia a pensare quante volte abbiamo chiamato per chiedere aiuto», si arrabbia. «Ora devono fare presidio costante, altrimenti tutto questo non sarà servito a niente», annuisce Giovanni Massari, proprietar­io di un locale occupato abusivamen­te. «In quella situazione era inutile anche cercare affittuari, senza l’elettricit­à e con traffici che non si possono dire», scuote la testa Vittorio Bortot.

La sicurezza, più ancora dell’abusivismo, preoccupav­a i «regolari», sottolinea ancora Giorgio («il cognome non lo metta, qui meglio non esporsi»): ad esempio sono state sequestrat­e decine di bombole di gas, «pericolosi­ssime — sgrana gli occhi —. Quarant’anni fa, quando sono arrivato, al piano terra c’era il ristorante Don Abbondio, noto in tutta Milano. Non vogliamo abbandonar­e la speranza che si possa tornare a vivere bene, in questo isolato».

 ?? (Lapresse) ?? 29 marzo Le palazzine occupate in via delle Forze Armate I lavori
Per tutta la giornata di ieri sono continuati gli interventi di ripulitura di parte del cortile, diventato una discarica. Liberati i balconi, tolte le bombole di gas, murati alcuni...
(Lapresse) 29 marzo Le palazzine occupate in via delle Forze Armate I lavori Per tutta la giornata di ieri sono continuati gli interventi di ripulitura di parte del cortile, diventato una discarica. Liberati i balconi, tolte le bombole di gas, murati alcuni...
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21 marzo L’intervento alle case Aler di viale Fulvio Testi
 ??  ?? 5 settembre 2017 L’ex scuola «Colombo» in via Pizzigoni
5 settembre 2017 L’ex scuola «Colombo» in via Pizzigoni

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