Capotreno aggredito Tutti giù dai vagoni
Cade dagli scalini, ricoverato
L’ ennesimo episodio di violenza sui treni si è concluso con una denuncia per interruzione di pubblico servizio, un capotreno all’ospedale e centinaia di pendolari che hanno dovuto aspettare la corsa successiva. L’aggressione è avvenuta sul treno partito alle 6.54 da Arona, sul lago Maggiore, e diretto a Milano. Il capotreno, 37 anni, è stato spintonato da uno studente senza biglietto ed è caduto dalle scale del convoglio a due piani. I viaggiatori hanno avvisato la polizia, che ha denunciato il giovane, classe 1998, italiano di origini senegalesi. Per il capotreno, prognosi di 15 giorni.
L’ennesimo episodio di violenza sui treni lombardi si è concluso con una denuncia per interruzione di pubblico servizio, un capotreno all’ospedale e centinaia di pendolari che hanno dovuto aspettare la corsa successiva. Prima un battibecco, poi la spinta di un viaggiatore al capotreno del «10403», partito alle 6.54 di ieri mattina da Arona, cittadina piemontese sul Lago Maggiore e diretto a Milano: sarebbe dovuto arrivare a Porta Garibaldi alle 8.02 ma è rimasto fermo a partire dalle 7.10 nella stazione di Sesto Calende per un’aggressione.
Secondo quanto ricostruito dalla Polfer di Gallarate il capotreno, un uomo di 37 anni, è stato spintonato da uno studente. Il convoglio era di quelli a due piani e sulla scala che porta al livello superiore è avvenuto l’incontro con quel giovane che alla richiesta di esibire il biglietto ha cercato di guadagnare i pochi passi che gli avrebbero permesso di scendere dal convoglio, in procinto di arrivare in stazione. Il ferroviere ha insistito e lì c’è stato un contatto: il dipendente delle ferrovie è caduto dalle scale e il treno è stato fermato. I viaggiatori hanno avvisato la polizia, che ha identificato il giovane, classe 1998, italiano di origini senegalesi residente in provincia di Varese, studente in un istituto superiore di Gallarate.
Oltre alle forze dell’ordine sul posto è giunta un’ambulanza che ha trasportato il ferito in codice verde al pronto soccorso di Angera; la prognosi è di 15 giorni. La polizia ha denunciato il ventenne per interruzione di pubblico servizio e il capotreno è stato invitato a sporgere denuncia per lesioni. I pendolari sono scesi e hanno dovuto attendere il treno successivo.
Sui fatti non sono mancate le polemiche: «Auguri di pronta guarigione al capotreno del 10403 vittima di una brutale aggressione stamane», scrive il Comitato Pendolari Gallarate Milano, sulla pagina facebook dove si parla anche di «episodio molto grave. Soprattutto alla luce delle numerosissime aggressioni che si sono susseguite ai danni dei lavoratori di Trenord in quest’ultimo periodo».
Il più recente contro una bigliettaia di 36 anni di Sondrio che alla stazione di Delebio ha ricevuto un pugno in faccia giovedì sera: anche qui ricovero all’ospedale e ritardi di un’ora sulla linea. Il problema della sicurezza sui treni è molto sentito dai viaggiatori, a tal punto che Trenord ha disposto la presenza di 70 guardie giurate sui treni lombardi, sebbene all’azienda non risulti che ieri mattina sul Domodossola-Milano vi fosse a bordo personale della security.
Di recente sui finestrini dei treni che ogni giorno effettuano 2.400 corse in tutta la regione sono stati attaccati anche adesivi che ricordano ai viaggiatori il collegamento rapido sullo smartphone fra la «app» Trenord e «Where are U», elaborata dall’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (Areu) della Lombardia, e oggi proprietà del Ministero dell’Interno, che serve a localizzare le richieste di soccorso sanitario e di intervento delle forze dell’ordine.
Le reazioni
Il ferroviere spintonato è caduto dalla scala del vagone. I pendolari: «Episodio grave»
Creatività e design, farmaceutica, economia che tutela l’ambiente. La Lombardia fa da traino all’Italia nei settori di punta dell’export. E nel 2017 crescono le vendite oltreconfine di prodotti usciti dalle fabbriche di Milano, a Brescia, in Brianza a Bergamo. È il ritratto della regione che emerge da «L’Italia in dieci selfie». Dieci istantanee dei successi nazionali che l’associazione delle Camere di commercio italiane all’estero ha realizzato insieme a Fondazione Symbola. Con la raccolta dei dati è nato un progetto di promozione che viaggerà per il mondo, con l’obiettivo di tenere alto il tricolore. Partenza dalla Bulgaria con passaggi in Vietnam, Ecuador, Singapore, Germania. Leggendo attentamente l’indagine si scopre il ruolo che le aziende lombarde giocano nel rendere il Made in
Italy un marchio sempre più spendibile. Qualche esempio?