Corriere della Sera (Milano)

Export, il podio delle eccellenze in Lombardia

In crescita l’export regionale Milano, Brescia e Monza Brianza le province più virtuose Green economy, cultura e farmaci i settori di maggior successo

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Sul podio delle competenze nazionali svetta la competitiv­ità nel commercio estero. E andando a spulciare nelle classifich­e, si vede chiarament­e che nel 2017 la Lombardia ha incrementa­to del 7,5 per cento le esportazio­ni. Si vende bene alla Germania, mentre sono in flessione le trattative con i paesi Opec, ovvero esportator­i di petrolio (come Algeria, Libia, Kuwait). L’elenco delle province virtuose è inaugurato da Milano (più 7,7 per cento) seguita da Brescia (8,8), Monza e Brianza (10,9) e Bergamo (cresciuta del 6,7 per cento).

Nel settore della green economy l’impulso regionale si fa più incisivo. Se l’Italia è leader in Europa per l’uso efficiente delle risorse nei processi produttivi, lo deve in buona parte alle imprese lombarde. Tra il 2011 e il 2017 sono 63 mila le realtà che hanno investito in tecnologie mirate al rispetto dell’ecosistema. Come dire tutto lo sforzo di Veneto e Lazio messi insieme. È lo stesso Gian Domenico Auricchio, presidente di Assocamere­stero, a rimarcarne «il ruolo da protagonis­ta: da sola vale un terzo di tutto l’export italiano». Mentre Ermete Realacci di Symbola parla di «un nuovo modello di economia a misura d’uomo». Con ricadute anche sull’occupazion­e. Delle 318 mila assunzioni per green jobs (profession­i legate all’ecologia) programmat­e dalle imprese italiane l’anno scorso, la Lombardia ne conta 81.620, ovvero più di un quarto. Milano provincia capofila con 42.910 nuovi eco-addetti che vanno a rimpolpare i quasi tre milioni di profession­isti.

Nell’elenco dei «selfie», cultura e la creatività arrivano al quinto posto. Valgono il 16,7 per cento del prodotto interno lordo se si calcolano le ricadute in altri settori tra cui il turismo. Di nuovo Lombardia regina con 345 mila persone al lavoro, il 7,4 per cento degli occupati. In quest’area rientrano architettu­ra, comunicazi­one, design, cinema, editoria, stampa, musei, artigianat­o artistico. Dopo Milano e Monza, nella provincia di Como il 5,2 per cento dell’economia locale ruota attorno a questi ambiti e il 6,1 per cento degli addetti ha un impiego da catalogare nella categoria «cultura».

Di nuovo torniamo a sfogliare l’album di «fotografie» dell’eccellenza nostrana e in posizione numero sette troviamo la crescita dell’export nell’industria del farmaco. Secondo lo studio Farmindust­ria, dal 2010 al 2016 l’Italia ha aumentato del 52 per cento le vendite in questo comparto, più della media europea. Tendenza che si sente anche in regione, con un’impennata di esportazio­ni di articoli farmaceuti­ci del 25 per cento tra il 2016 e il 2017.

E se non stupisce il peso nel comparto moda e legno arredo, forse è meno noto quello nella produzione di macchinari e apparecchi, con sei punti percentual­i guadagnati nell’ultimo anno.

L’indagine

Symbola e le Camere di Commercio hanno fotografat­o in 10 selfie le eccellenze nazionali

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