Rilancio delle periferie, un progetto pilota a Niguarda
La proposta di Sangalli per un quartiere test raccolta dal sindaco Sala: oggi ci prendiamo l’impegno
Un «quartiere test» per il rilancio delle periferie: la proposta di Carlo Sangalli, intervistatore d’eccezione di Beppe Sala, non cade nel vuoto. «Un’ottima idea. Partiremo da Niguarda», annuncia il sindaco arrivato nei saloni di corso Venezia per discutere dei temi del suo libro, «Milano e il secolo delle città», con i rappresentanti dell’associazione di categoria. «Niguarda è un quartiere altamente popolato in cui traspare l’idea tra i cittadini di essere parte di un tessuto importante», spiega Sala: «È un territorio dove l’associazionismo funziona e c’è la capacità di decidere assieme. Il negozio di prossimità e la volontà del piccolo commerciante di presidiare la zona mi sembrano buoni esempi». «Per affrontare la sfida delle periferie — commenta il presidente di Confcommercio — è necessario mettere insieme vari elementi come sicurezza, imprese, decoro urbano, eventi e infrastrutture ». L ’« ossessione delle periferie», è uno dei mantra di Sala. Milano città-mondo, capitale dell’innovazione e dell’integrazione, che non può e non deve dimenticarsi dei quartieri difficili.
La presentazione del libro e l’intervista di Carlo Sangalli sono l’occasione per parlare delle altre grandi sfide della città, dai trasporti — con l’obiettivo della prima metropolitana tra città (quella che dovrà collegare Milano e Monza) — alle Olimpiadi invernali del 2026. «Potrebbero rappresentare un’occasione», ribadisce il sindaco, ma «non a ogni costo» e soprattutto a costo zero, nel senso che dovrà esser il governo a farsene finanziariamente carico. «Se l’esecutivo e il Coni indicheranno Milano, la città lo valuterà, ma ci vuole un governo che investa in qualcosa che rimane. A noi manca un grande palazzetto dello sport e ci farebbe molto comodo, mentre il villaggio olimpico potrebbe essere convertito in grandi residenze per studenti. Da oggi in poi non faremo nessun passo. Torino ha già un comitato promotore, io non lo voglio fare se non ho la certezza che il governo finanzierà. La candidatura può andare bene. ma non a ogni costo».
Infine, le case popolari. Da lunedì sarà attivo sul sito il contatore che indica il numero di quelle recuperate: obiettivo tremila in 3 anni.
La ricetta da seguire
I commercianti: «Per avere successo, mettere insieme eventi, imprese e sicurezza»