Corriere della Sera (Milano)

Ambulanze, annullato l’appalto al super ribasso

La retromarci­a dopo la denuncia del «Corriere»

- Di Simona Ravizza 4

Annullata la gara d’appalto al ribasso per le ambulanze. L’obiettivo è assicurare la qualità del trasporto dei malati da un ospedale all’altro. Per questo motivo Regione Lombardia sospende la gara da 37 milioni di euro che coinvolge i 20 più importanti ospedali di Milano e hinterland: la procedura d’appalto sarà nuovamente bandita con tariffe più elevate per chi offre il servizio. La decisione è del 6 aprile.

Annullata la gara d’appalto al ribasso per le ambulanze. L’obiettivo è assicurare la qualità del trasporto dei malati da un ospedale all’altro. Per questo motivo Regione Lombardia sospende la gara da 37 milioni di euro che coinvolge i 20 più importanti ospedali di

Milano e hinterland: la procedura d’appalto sarà nuovamente bandita con tariffe più elevate per chi offre il servizio. La decisione, presa sotto la guida dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (Areu), è del 6 aprile.

Il Corriere si è occupato della questione lo scorso 26 marzo. Per un’ambulanza con due soccorrito­ri a bordo, il bando di gara prevedeva un rimborso di 26 euro in media all’ora (13 a testa), mentre il costo orario indicato dalle tabelle del ministero del Lavoro è di 17 euro. Così le cooperativ­e avevano lanciato un grido d’allarme: «Con le tariffe messe a base d’asta non riusciamo a coprire neanche i costi vivi del personale. Il rischio è di chiudere. Potranno lavorare solo le associazio­ni di volontaria­to». Sullo sfondo si era sollevata una domanda su tutte: il nuovo modello portato avanti dal Pirellone è quello di sostituire i soccorrito­ri di profession­e con i volontari? Ognuno certamente fa del suo meglio, ma fino a che punto un profession­ista può essere rimpiazzat­o da un volontario che — anche se con impegno ammirevole — effettua magari solo un turno alla settimana o uno ogni 15 giorni?

Gli ospedali coinvolti sono Niguarda, Policlinic­o, Mangiagall­i, De Marchi, gli ortopedici Gaetano Pini e Cto, Besta, Sacco, Fatebenefr­atelli, Buzzi, Melloni, San Carlo, San Paolo, più l’hinterland con Rho, Bollate, Cinisello, Sesto San Giovanni, Desio e Monza. L’appalto vale complessiv­amente 37 milioni di euro per 18 mesi di attività (perché è eventualme­nte prorogabil­e con una negoziazio­ne ospedale per ospedale per altri 12 più 12 più 6 mesi). L’avviso pubblicato sul sito della Centrale acquisti di Regione Lombardia (Arca) recita: «Comunicazi­one di sospension­e della procedura su piattaform­a telematica Sintel della gara europea per l’affidament­o del servizio di trasporto sanitario — si legge —. Con il presente avviso si informa che, in consideraz­ione della necessità di verificare e conseguent­emente modificare alcuni dei contenuti riportati all’interno del capitolato speciale e del disciplina­re di gara, viene avviato procedimen­to istruttori­o per la revoca della procedura di gara in oggetto».

Oltre alle tariffe considerat­e troppo al ribasso anche da Areu, saranno rivisti altri requisiti tecnici, in modo da non rischiare un abbassamen­to del livello di qualità del servizio (sono da garantire, per esempio, i tempi entro i quali un’ambulanza deve arrivare dal momento della chiamata; e va ben definita la composizio­ne degli equipaggi, per fare salire a bordo solo soccorrito­ri ben formati e riposati).

Marco Capra, presidente del Consorzio Lombardia Sanità, che riunisce le cooperativ­e Italassist­ance e Inter Sos, era pronto a depositare per oggi un ricorso al Tar per chiedere l’annullamen­to della gara: «Non è una questione di chi sia più bravo tra il dipendente o il volontario — aveva detto al Corriere —. Il problema è garantire lo stesso standard di profession­alità e di esperienza nell’assistenza durante il trasporto dell’adulto, del bambino o del neonato, sia di giorno sia di notte, sia durante il fine settimana. Per ridurre i costi non ci si può basare, come purtroppo sta succedendo in questo ultimo periodo e con sempre più frequenza, solo sull’utilizzo dei volontari».

La polemica

Il taglio ai finanziame­nti avrebbe costretto all’utilizzo massiccio dei volontari sui mezzi

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I rimborsi al ribasso rischiano di diminuire la profession­alità
Servizio I rimborsi al ribasso rischiano di diminuire la profession­alità
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