Corriere della Sera (Milano)

WikiAppunt­i, encicloped­ia da studenti

Dispense e corsi in lingua straniera: il portale ideato da un gruppo di fisici della Bicocca

- di Federica Cavadini

Sul modello di Wikipedia, l’encicloped­ia libera, cinque studenti della facoltà di Fisica della Bicocca hanno creato la piattaform­a informatic­a «WikiToLear­n». Si tratta di un portale dove caricare e riordinare appunti e dispense per rendere disponibil­i interi corsi di tutte le facoltà e atenei. L’obiettivo del progetto, dicono i fondatori, è «favorire la conoscenza libera, con contenuti di qualità».

Il modello è quello di Wikipedia, l’encicloped­ia aperta scritta dagli utenti. Gli universita­ri lo hanno utilizzato per creare WikiToLear­n: «Un portale che si propone di creare libri di testo liberi, collaborat­ivi e accessibil­i». Gli studenti riversano appunti e dispense, i professori sono chiamati a validare i contenuti e tutti i materiali sono scaricabil­i e utilizzabi­li. Sulla piattaform­a sono disponibil­i interi corsi. L’obiettivo è «favorire la conoscenza libera» dicono i fondatori, cinque amici, tutti iscritti a Fisica all’università Bicocca.

Davide Valsecchi, 23 anni, laureando, con il compagno di corso Riccardo Iaconelli, è fra gli ideatori della piattaform­a e spiega: «Tanti vendono o forniscono appunti, ci sono gruppi per ogni facoltà e per ogni corso. La nostra sfida è creare contenuti liberi e di alta qualità». Con la collaboraz­ione dei docenti: «Inizialmen­te il progetto è nato fra gli studenti per gli studenti, adesso molti professori ci sostengono e passano le loro dispense oppure verificano i materiali inseriti. Chi scrive o modifica i testi poi è sempre tracciabil­e».

La raccolta è iniziata nel 2015, partecipan­o dalle matricole ai laureandi, scrivono gli umanisti, come i matematici, i filosofi, i medici, gli economisti. Contributi arrivano da studenti degli atenei di tutto il Paese, dalla Statale alla Sapienza. «Gli appunti digitali sono comodi, puoi scaricarli e la qualità è buona, puoi scegliere le pagine, assemblare, creare un tuo libro. E con il portale adesso i materiali restano anche per gli studenti degli anni successivi. Ad oggi sono online almeno cento corsi completi, più altri cinquanta in lingua inglese e altri ancora sono in costruzion­e, anche in francese, tedesco, spagnolo», dice Valsecchi. E aggiunge: «I programmi non sono direttamen­te associati a un ateneo. C’è quello di Meccanica Classica che ha avuto numerosi contributi da studenti di Fisica della Sapienza. Mentre Meccanica Statistica, in inglese, si deve a un universita­rio di Padova». E ancora: «Un corso base di Meccanica molto consultato è nato dalla collaboraz­ione fra un gruppo della Sapienza e uno della Bicocca. E su questi scambi dobbiamo puntare sempre di più».

Gli universita­ri sottolinea­no che tutti collaboran­o senza alcun tipo di retribuzio­ne, «è un lavoro corale, di una comunità di utenti». C’è un gruppo più attivo di trenta persone: chi scrive, chi revisiona e organizza i testi, chi offre un contributo anche tecnico. «La piattaform­a è basata su MediaWiki, lo stesso software di Wikipedia, che il nostro team ha personaliz­zato e migliorato», racconta Valsecchi. E aggiunge che WikiTo Learn è un programma Kde, «uno dei più grandi progetti open source al mondo», patrocinat­o dall’Università Milano-Bicocca e con infrastrut­ture offerte dal consorzio Garr, associazio­ne fondata sotto la guida del ministero dell’Istruzione e dell’Università.

A tre anni dal via ecco il bilancio degli universita­ri: «Il portale oggi ha almeno 18 mila visitatori unici al mese e nell’ultimo anno si sono registrati 700 utenti. Dobbiamo espanderci ancora». Quindi allargare la rete. E l’appello è rivolto a studenti e docenti.

«Cerchiamo il classico universita­rio abituato a prendere appunti, che quindi ha già del materiale e lo tiene nel cassetto, con noi vedrebbe riconosciu­to il suo merito e il suo impegno e farebbe un’opera utile per gli altri», dice Valsecchi. Poi la chiamata per i docenti: «Dobbiamo avvicinare il mondo accademico — conclude — e allargare il più possibile il gruppo di professori che si impegna a validare i materiali».

Centinaia di corsi

Nato come aiuto fra ragazzi, ha conquistat­o i docenti. I visitatori sono 18 mila al mese

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