WikiAppunti, enciclopedia da studenti
Dispense e corsi in lingua straniera: il portale ideato da un gruppo di fisici della Bicocca
Sul modello di Wikipedia, l’enciclopedia libera, cinque studenti della facoltà di Fisica della Bicocca hanno creato la piattaforma informatica «WikiToLearn». Si tratta di un portale dove caricare e riordinare appunti e dispense per rendere disponibili interi corsi di tutte le facoltà e atenei. L’obiettivo del progetto, dicono i fondatori, è «favorire la conoscenza libera, con contenuti di qualità».
Il modello è quello di Wikipedia, l’enciclopedia aperta scritta dagli utenti. Gli universitari lo hanno utilizzato per creare WikiToLearn: «Un portale che si propone di creare libri di testo liberi, collaborativi e accessibili». Gli studenti riversano appunti e dispense, i professori sono chiamati a validare i contenuti e tutti i materiali sono scaricabili e utilizzabili. Sulla piattaforma sono disponibili interi corsi. L’obiettivo è «favorire la conoscenza libera» dicono i fondatori, cinque amici, tutti iscritti a Fisica all’università Bicocca.
Davide Valsecchi, 23 anni, laureando, con il compagno di corso Riccardo Iaconelli, è fra gli ideatori della piattaforma e spiega: «Tanti vendono o forniscono appunti, ci sono gruppi per ogni facoltà e per ogni corso. La nostra sfida è creare contenuti liberi e di alta qualità». Con la collaborazione dei docenti: «Inizialmente il progetto è nato fra gli studenti per gli studenti, adesso molti professori ci sostengono e passano le loro dispense oppure verificano i materiali inseriti. Chi scrive o modifica i testi poi è sempre tracciabile».
La raccolta è iniziata nel 2015, partecipano dalle matricole ai laureandi, scrivono gli umanisti, come i matematici, i filosofi, i medici, gli economisti. Contributi arrivano da studenti degli atenei di tutto il Paese, dalla Statale alla Sapienza. «Gli appunti digitali sono comodi, puoi scaricarli e la qualità è buona, puoi scegliere le pagine, assemblare, creare un tuo libro. E con il portale adesso i materiali restano anche per gli studenti degli anni successivi. Ad oggi sono online almeno cento corsi completi, più altri cinquanta in lingua inglese e altri ancora sono in costruzione, anche in francese, tedesco, spagnolo», dice Valsecchi. E aggiunge: «I programmi non sono direttamente associati a un ateneo. C’è quello di Meccanica Classica che ha avuto numerosi contributi da studenti di Fisica della Sapienza. Mentre Meccanica Statistica, in inglese, si deve a un universitario di Padova». E ancora: «Un corso base di Meccanica molto consultato è nato dalla collaborazione fra un gruppo della Sapienza e uno della Bicocca. E su questi scambi dobbiamo puntare sempre di più».
Gli universitari sottolineano che tutti collaborano senza alcun tipo di retribuzione, «è un lavoro corale, di una comunità di utenti». C’è un gruppo più attivo di trenta persone: chi scrive, chi revisiona e organizza i testi, chi offre un contributo anche tecnico. «La piattaforma è basata su MediaWiki, lo stesso software di Wikipedia, che il nostro team ha personalizzato e migliorato», racconta Valsecchi. E aggiunge che WikiTo Learn è un programma Kde, «uno dei più grandi progetti open source al mondo», patrocinato dall’Università Milano-Bicocca e con infrastrutture offerte dal consorzio Garr, associazione fondata sotto la guida del ministero dell’Istruzione e dell’Università.
A tre anni dal via ecco il bilancio degli universitari: «Il portale oggi ha almeno 18 mila visitatori unici al mese e nell’ultimo anno si sono registrati 700 utenti. Dobbiamo espanderci ancora». Quindi allargare la rete. E l’appello è rivolto a studenti e docenti.
«Cerchiamo il classico universitario abituato a prendere appunti, che quindi ha già del materiale e lo tiene nel cassetto, con noi vedrebbe riconosciuto il suo merito e il suo impegno e farebbe un’opera utile per gli altri», dice Valsecchi. Poi la chiamata per i docenti: «Dobbiamo avvicinare il mondo accademico — conclude — e allargare il più possibile il gruppo di professori che si impegna a validare i materiali».
Centinaia di corsi
Nato come aiuto fra ragazzi, ha conquistato i docenti. I visitatori sono 18 mila al mese