Geas basket, il benefattore anonimo va ancora a canestro
Nuova donazione alle ragazze di Sesto dal misterioso «sponsor». Penati: soldi per partecipare alla A1
Doveva essere one shot. Una volta sola. Una risposta «gratuita» al gesto altrettanto gratuito delle ragazze che avevano congelato il proprio stipendio per venire incontro alle difficoltà della società e poter partecipare così al campionato di basket A2. Stiamo parlando del Geas Basket e del gesto di un anonimo benefattore che l’anno scorso aveva staccato un assegno a sei cifre per permettere alle cestiste di Sesto San Giovanni di iniziare la stagione. Le ragazze hanno ricambiato. In testa dalla prima all’ultima giornata di campionato e il ritorno nella massima serie. Ma passare di categoria non è semplice. Implica costi in più, trasferte, rafforzare la squadra. Un passo da valutare con estrema prudenza. Anche gli sponsor, quelli pronti a investire perché si è nella massima serie, vanno rassicurati. Ancora una volta ci ha pensato il benefattore anonimo. E ancora una volta non ha voluto far sapere il suo nome. L’unico contatto Coach Zanotti «Nessuno tranne me sa chi è. È una persona buona che ha a cuore la pallacanestro rosa» passa attraverso l’allenatrice del Geas, Cinzia Zanotti. Non lo conoscono le ragazze, non lo conosce il presidente del Geas basket, Filippo Penati: «Ha sempre voluto restare anonimo — dice l’ex sindaco di Sesto —. So che ha seguito tutta la stagione e si è appassionato all’impresa delle nostre ragazze che hanno vinto il campionato». Fatto sta che, esattamente come l’anno scorso, il benefattore misterioso ha tirato fuori la stessa somma. Sei cifre. «Ci consente di partecipare al campionato — continua Penati — perché gli sponsor che si sono fatti avanti avevano chiesto che ci fosse la certezza che il Geas potesse affrontare l’A1. Una volta arrivato l’assegno abbiamo potuto confermare le garanzie della nostra partecipazione e stiamo formalizzando un accordo importante di co-branding dove lo sponsor avrà il suo nome sulla maglia». Il nome del benefattore rimarrà invece sconosciuto. «Il benefattore resta sempre il nostro main sponsor — dice l’allenatrice Zanotti —. Nessuno tranne me sa chi è. È una persona buona che si è avvicinato a uno sport minore, di donne. È una vittoria dello sport femminile».