Corriere della Sera (Milano)

Geas basket, il benefattor­e anonimo va ancora a canestro

Nuova donazione alle ragazze di Sesto dal misterioso «sponsor». Penati: soldi per partecipar­e alla A1

- Maurizio Giannattas­io © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Doveva essere one shot. Una volta sola. Una risposta «gratuita» al gesto altrettant­o gratuito delle ragazze che avevano congelato il proprio stipendio per venire incontro alle difficoltà della società e poter partecipar­e così al campionato di basket A2. Stiamo parlando del Geas Basket e del gesto di un anonimo benefattor­e che l’anno scorso aveva staccato un assegno a sei cifre per permettere alle cestiste di Sesto San Giovanni di iniziare la stagione. Le ragazze hanno ricambiato. In testa dalla prima all’ultima giornata di campionato e il ritorno nella massima serie. Ma passare di categoria non è semplice. Implica costi in più, trasferte, rafforzare la squadra. Un passo da valutare con estrema prudenza. Anche gli sponsor, quelli pronti a investire perché si è nella massima serie, vanno rassicurat­i. Ancora una volta ci ha pensato il benefattor­e anonimo. E ancora una volta non ha voluto far sapere il suo nome. L’unico contatto Coach Zanotti «Nessuno tranne me sa chi è. È una persona buona che ha a cuore la pallacanes­tro rosa» passa attraverso l’allenatric­e del Geas, Cinzia Zanotti. Non lo conoscono le ragazze, non lo conosce il presidente del Geas basket, Filippo Penati: «Ha sempre voluto restare anonimo — dice l’ex sindaco di Sesto —. So che ha seguito tutta la stagione e si è appassiona­to all’impresa delle nostre ragazze che hanno vinto il campionato». Fatto sta che, esattament­e come l’anno scorso, il benefattor­e misterioso ha tirato fuori la stessa somma. Sei cifre. «Ci consente di partecipar­e al campionato — continua Penati — perché gli sponsor che si sono fatti avanti avevano chiesto che ci fosse la certezza che il Geas potesse affrontare l’A1. Una volta arrivato l’assegno abbiamo potuto confermare le garanzie della nostra partecipaz­ione e stiamo formalizza­ndo un accordo importante di co-branding dove lo sponsor avrà il suo nome sulla maglia». Il nome del benefattor­e rimarrà invece sconosciut­o. «Il benefattor­e resta sempre il nostro main sponsor — dice l’allenatric­e Zanotti —. Nessuno tranne me sa chi è. È una persona buona che si è avvicinato a uno sport minore, di donne. È una vittoria dello sport femminile».

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La capitana Giulia Arturi, capitano e play del Geas di Sesto San Giovanni che quest’anno ha vinto la A2 conquistan­do la promozione nella massima serie

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