De Luca parte in vantaggio «Semplificazione, trasparenza e sostegno ai meno abbienti»
Professore di Storia Economica e prorettore alla didattica, Giuseppe De Luca è il candidato che più ha convinto i professori e al primo turno ha il maggior numero di preferenze (914). Il filosofo Elio Franzini lo insegue, a distanza di 124 voti. Mentre Maria Pia Abbracchio, farmacologa, ne raccoglie 364 ma poi ritira la candidatura, trova un accordo con Franzini, chiede di votarlo. Adesso è sfida a due.
È considerato il candidato della continuità con il rettorato di Vago. Conferma la linea, a partire dal progetto Expo?
«La Statale che immagino per il futuro è una comunità scientifica aperta e inclusiva, che mantenga la continuità con i lati positivi della precedente gestione e punti a superare quelli ritenuti meno soddisfacenti. Lo sviluppo del campus Expo rappresenta una spinta fondamentale per ricerca scientifica e innovazione didattica».
Sul corsi a numero chiuso?
«Il mio impegno sarà garantire un diritto allo studio reale, favorire gli studenti meno abbienti, evitare la dispersione didattica, mentre il numero programmato è uno dei sistemi di adeguamento alle risorse, e non obbligatorio». Da quali interventi partirebbe?
«Le priorità per me sono riorganizzare la struttura amministrativa, sburocratizzare, valorizzare le risorse. Progettare un sistema di governo semplificato e trasparente, far diventare sempre più i dipartimenti protagonisti di una ricerca competitiva, ridare centralità alla didattica».
Studenti e lavoratori hanno puntato sugli altri candidati. Qual è il messaggio per loro ?
«In questi anni la Statale è cambiata, in meglio. Deve diventare ancora di più protagonista mettendo al centro la ricerca e i suoi studenti e creando condizioni sempre migliori di lavoro per i suoi dipendenti. Chi si presenta come “nuovo” e promette tutto a tutti fa parte di un sistema superato, autoreferenziale e oggi insostenibile».