Immigrati ricostruiranno il muro settecentesco del parco
Monza, crollato sotto un albero. I profughi hanno concluso un corso di avviamento professionale
MONZA Una squadra di richiedenti asilo ricostruirà il muro del parco crollato tre settimane fa a causa della caduta di un albero. I ragazzi, tutti fra i 20 e i 30 anni, hanno appena concluso un corso di avviamento alla professione di muratore organizzato dalla Scuola d’Agraria, il centro di formazione professionale fondato nel 1902 accreditato dalla Prefettura di Monza. I lavori di ricostruzione di questo pezzo di storia monzese (il muro risale alla fine del 1700 e confina coi giardini di Villa Reale) inizieranno a fine giugno.
«Oltre al corso per muratori — spiega Rosario Montalbano, presidente della Scuola d’Agraria —, organizziamo molti altri progetti di formazione tutti mirati all’inclusione sociale grazie ai quali i migranti svolgono diversi interventi di manutenzione all’interno del polmone verde».
I migranti, che si cimenteranno con cazzuola e malta, sono tutti di nazionalità africana: arrivano dal Ghana, dal Mali, dalla Nigeria e dal Senegal. Il loro compito sarà di riparare uno squarcio di oltre due metri aperto davanti a cascina del Sole. «Negli ultimi due anni sono stati più di 100 i richiedenti asilo che hanno imparato un mestiere frequentando i nostri corsi — spiega Paola Martinelli, responsabile del processi formativi —. Organizziamo anche corsi di giardinaggio e di orticoltura e grazie alla collaborazione col Consorzio di gestione di Parco e Villa, i ragazzi immigrati in questo modo possono mettere in pratica le nozioni che hanno appena appreso».