Rubinova , virtuosa per Rachmaninov
«Mi sono trasferita dalla mia Tashkent a Mosca perché a 13 anni la musica era già il mio grande sogno e avrei potuto trasformarlo in realtà; è stato faticoso stare da soli ma è stato anche utile: il concertista suona per il pubblico, ma tutto il resto è solitudine e a Mosca mi ci sono abituata». Evgenya Rubinova compendia così i primi passi di una carriera che l’hanno portata a spiccare, oggi quarantunenne, nel firmamento musicale; stasera è ospite della Società dei Concerti in Conservatorio (ore 21, v. Conservatorio 12, € 25-30, tel. 02.66.98.69.56) dove sarà accompagnata dai Nürnberger Symphoniker nel secondo Concerto per pianoforte di Rachmaninov: «Il mio cavallo di battaglia; non so se Rachmaninov sia l’autore che preferisco, però il Secondo è il concerto che ho suonato di più e con più gusto». Quella di Norimberga è ormai l’orchestra di casa di Rubinova: «Mi sono trasferita qui con la mia famiglia perché cercavamo sicurezza sociale e stabilità; qui ho conosciuto mio marito e qui vivo con lui e i nostri due figli», nonostante la carriera la porti spesso in giro per il mondo. Sul podio Perry Son, nato 36 anni fa a Hong Kong e stasera impegnato in due pagine poderose: l’ouverture delle musiche di scena di Schumann per il Faust di Goethe e la sinfonia in do minore di Grieg.