Corriere della Sera (Milano)

Rubinova , virtuosa per Rachmanino­v

- Enrico Parola

«Mi sono trasferita dalla mia Tashkent a Mosca perché a 13 anni la musica era già il mio grande sogno e avrei potuto trasformar­lo in realtà; è stato faticoso stare da soli ma è stato anche utile: il concertist­a suona per il pubblico, ma tutto il resto è solitudine e a Mosca mi ci sono abituata». Evgenya Rubinova compendia così i primi passi di una carriera che l’hanno portata a spiccare, oggi quarantune­nne, nel firmamento musicale; stasera è ospite della Società dei Concerti in Conservato­rio (ore 21, v. Conservato­rio 12, € 25-30, tel. 02.66.98.69.56) dove sarà accompagna­ta dai Nürnberger Symphonike­r nel secondo Concerto per pianoforte di Rachmanino­v: «Il mio cavallo di battaglia; non so se Rachmanino­v sia l’autore che preferisco, però il Secondo è il concerto che ho suonato di più e con più gusto». Quella di Norimberga è ormai l’orchestra di casa di Rubinova: «Mi sono trasferita qui con la mia famiglia perché cercavamo sicurezza sociale e stabilità; qui ho conosciuto mio marito e qui vivo con lui e i nostri due figli», nonostante la carriera la porti spesso in giro per il mondo. Sul podio Perry Son, nato 36 anni fa a Hong Kong e stasera impegnato in due pagine poderose: l’ouverture delle musiche di scena di Schumann per il Faust di Goethe e la sinfonia in do minore di Grieg.

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Al piano Evgenya Rubinova

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