Censimento dei rom Bagarre al Pirellone
La mozione passa in Consiglio. La Lega: nessuna schedatura. FI: controlli su fondi e bimbi a scuola
Via libera del consiglio regionale al censimento dei Rom. La mozione della consigliera Sardone è stata approvata con 39 sì, 31 no e 1 astenuto. Nessuna schedatura tengono a precisare dalla maggioranza, ma l’occasione per toccare con mano l’illegalità negli insediamenti, l’alta dispersione scolastica, le risorse economiche impegnate.
Di diverso avviso il Pd che parla di razzismo, demagogia e sottolinea il rifiuto di stanziare i fondi per superare e chiudere i campi. Contrario anche il Movimento 5 Stelle: «Siamo favorevoli alla chiusura degli insediamenti irregolari, ma il censimento andava meglio approfondito e sui finanziamenti è pleonastico».
In Lombardia si farà il censimento dei campi nomadi. Con 39 voti favorevoli, 31 contrari e un’astensione, il consiglio regionale ha approvato ieri la mozione della consigliera di Forza Italia, Silvia Sardone. «Sono stata in vari campi nomadi milanesi, come quello di via Negrotto o quelli di via Bonfadini a Milano e ho potuto toccare con mano l’illegalità diffusa che in questi insediamenti è una costante — commenta Sardone —. Ad accampamenti regolari se ne affiancano altri totalmente irregolari dove non si sa chi entra arrecando gravi danni a chi abita nelle vicinanze. Ora sarà possibile capire chi e quante persone vivono nei campi regolari e irregolari di tutta la regione. E sopr a t tut to ve r i f i c a r e la dispersione scolastica che è altissima oltre che cercare di capire per cosa vengono spesi i fondi per i campi, per l’inclusione e per l’integrazione».
Soddisfatto anche l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia): «L’obiettivo è costruire un progetto di ricerca per mappare gli insediamenti rom e sinti e studiarne i vari aspetti: stima della superficie degli spazi assegnati, popolazione, frequenza scolastica, soluzioni abitative, servizi disponibili, insediamenti irregolari e risorse economiche utilizzate dai Comuni per la gestione dei campi». E il vice capogruppo della Lega al Pirellone, Andrea Monti aggiunge: «Nessuno vuole procedere con schedature o richieste di impronte digitali, ma occorre comunque attuare una ricognizione della situazione. Esistono campi Rom e Sinti regolari e altri irregolari, che spesso si trasformano in luoghi di delinquenza, dove ovviamente i minori non possono crescere nel modo più appropriato».
Il Pd ha votato contro la mozione, che però in aula aveva provato a modificare con un emendamento proposto da Carmela Rozza che chiedeva che la Regione desse ai comuni le risorse necessarie a superare i campi e ad avviare un’indagine per comprendere le risorse economiche utilizzate per la gestione dei campi regolari. «Una mozione razzista, che chiede un censimento su base etnica — dice la consigliera Pd — mentre rifiuta di stanziare le risorse per superare e chiudere i campi. È pura ideologia, retriva e pericolosa, intrisa di demagogia. Sia chiaro che noi siamo per superare i campi — aggiunge Carmela Rozza — ma per farlo occorrono risorse e politiche ad hoc. Non è ciò che vogliono la Lega e ampie parti della maggioranza di centrodestra, che parlano di bambini e diritto all’istruzione ma, in fondo, a loro interessa unicamente la ruspa, purché non ne debbano pagare il carburante».
Voto contrario anche dai banchi del Movimento Cinque Stelle: «Siamo favorevoli alla chiusura degli insediamenti irregolari — osserva Andrea Fiasconaro, capogruppo del M5S —. Ma il censimento andava meglio approfondito e il punto sui soldi è pleonastico: i progetti nei campi sono già in mano ai Comuni, che già sanno quante risorse stanno spendendo».
Sardone Si capirà in quanti vivono nei campi regolari e irregolari
In Aula
Il testo approvato con 39 voti, 31 i no. Il Pd: atto razzista. Frenata del M5S: superficiale
Rozza Rifiutate le risorse per poter chiudere gli insediamenti