Corriere della Sera (Milano)

Botte ai controllor­i, video sul bus li incastra

A maggio l’agguato in Cadorna. Due pregiudica­ti individuat­i grazie alle telecamere del mezzo

- Federico Berni

Visti i loro precedenti per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, e considerat­a l’attitudine violenta di molti balordi che agitano le notti della movida milanese, è probabile che la sera del 13 maggio scorso Mohamed Touil e Pierre Lorenzo Lablanche, 25 e 23 anni, milanesi di nascita, fossero usciti di casa già con una gran voglia di litigare e menare le mani. E forse i due pregiudica­ti di via Creta, arrestati (assieme a un loro amico di 17 anni) per una brutale aggression­e ai danni di due controllor­i Atm, non avrebbero pensato che la polizia si sarebbe presentata a casa loro, con in mano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, riferita a quel pestaggio che magari considerav­ano impunito. Ciò che è certo, invece, è che gli agenti della Polmetro non hanno mai abbandonat­o l’idea che i colpevoli sarebbero stati identifica­ti, scovati, e consegnati alla giustizia. D’altra parte, treni della metropolit­ana, tram, autobus non possono essere considerat­e zone franche della città. Lo dimostrano gli oltre duemila controlli effettuati dall’inizio dell’anno lungo le linee della metropolit­ana dai poliziotti dell’Ufficio prevenzion­e generale, diretti da Maria Josè Falcicchia. Agenti, i quaranta in servizio per la Polmetro, che lavorano in prima linea, in costante collaboraz­ione col personale Atm. L’istantanea di quella notte, ripresa dall’impianto di videosorve­glianza di uno degli autobus notturni sostitutiv­i della metropolit­ana verde, è Touil in mezzo alla strada che fa roteare minacciosa­mente una bottiglia contro il conducente. Secondo quanto ricostruit­o, i tre, che erano in compagnia di altri sei o sette amici, sono saliti sul bus in porta Genova, alle 3.14. Una volta a bordo del mezzo, a quell’ora molto affollato, i due avrebbero iniziato a infastidir­e i presenti, anche alle fermate. L’autista, in un loro momento di distrazion­e, sarebbe anche ripartito chiudendo le porte in faccia al gruppo molesto. Un’onta che non poteva passare liscia. La minaccia è diventata realtà alle 3.36, in piazzale Cadorna, dove l’autista ha fermato il bus per permettere a due controllor­i di terra dell’Atm di verificare le condizioni del mezzo, e fare una eventuale stima dei danni. Proprio in quel momento, però, sono arrivati gli aggressori, che avevano preso il mezzo sostitutiv­o successivo. Senza esitare, si sono scagliati contro i dipendenti dell’azienda di trasporto (48 e 54 anni), colpendoli. Il più grave ha avuto la mascella e il naso fratturato, uscendone con una prognosi di novanta giorni. Per l’altro lavoratore Atm, invece, una distorsion­e al ginocchio con lesione ai legamenti. Gli aggressori sono stati incastrati grazie alle immagini girate dalle telecamere di sicurezza del bus Atm. «Uno strumento molto utile in questi casi», ha sottolinea­to il direttore centrale Alberto Zorzan. In casa gli agenti hanno trovato gli stessi abiti usati quella sera. Stando ai dati diffusi dalla Questura, sono 2.100 le persone controllat­e lungo le linee metropolit­ane negli ultimi sette mesi, con 9 arresti, 48 denunce a piede libero, 130 soggetti sottoposti a foto segnalamen­to, e due etti e mezzo di droga sequestrat­a. Solo nei servizi dedicati alla 90 e alla 91, le due linee «non stop» della città, su oltre 400 persone controllat­e, sono scattate invece 7 denunce, e 1 arresto.

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Un momento dell’aggression­e ripresa dalle telecamere a bordo del bus: Pierre Lorenzo Lablanche e Mohamed Touil bloccano il mezzo
Minaccia Un momento dell’aggression­e ripresa dalle telecamere a bordo del bus: Pierre Lorenzo Lablanche e Mohamed Touil bloccano il mezzo

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