Cda Statale, lievitano gli stipendi Ed è polemica

Studenti contrari

Lo stipendio dei consiglieri della Statale lievita. E gli studenti protestano: inopportuno. Nella seduta del Cda di martedì scorso è stata votata una delibera per l’adeguamento delle «indennità di funzione», ovvero dei compensi per i nove membri (il discorso non riguarda presidente, segretario e prorettore). Fino al 31 dicembre 2017 l’importo previsto era di 4.078,72 euro, a cui va aggiunto un gettone di 250,99 euro a seduta. Una cifra rimasta bloccata per anni per effetto del decreto legge 78/2010 che imponeva la riduzione dei costi negli apparati amministrativi. Nel frattempo, nel 2012 il nuovo Statuto della Statale ha stabilito di assegnare a ogni componente del Cda il 25 per cento dell’indennità del rettore. Con lo scadere della norma «restrittiva» a fine 2017, è stato possibile riaggiornare le cifre. Si passa così da poco più di 4 mila a 27 mila euro, con la delibera votata dalla maggioranza. Unico ad astenersi Manuel Tropenscovino, rappresentante degli universitari per la lista Unisì. «Penso sia sbagliato a livello di immagine — spiega — . Soldi che potrebbero essere destinati al diritto allo studio». La replica dell’ateneo: «Ciascun consigliere è libero di accettare o modificare la propria quota. E il Cda ha invitato il nuovo Senato a intervenire per eventuali modifiche dello Statuto».