Corriere della Sera (Milano)

«Salta l’intesa sui migranti di passaggio»

Majorino: il Viminale fa finta di nulla Nuovo blitz, in caserma anche un bambino

- Di Maurizio Giannattas­io

«A Roma, Salvini si gira dall’altra parte e i migranti che potrebbero essere accolti nelle nostre strutture diventano senzatetto. Noi non sappiamo neanche se siamo autorizzat­i ad accoglierl­i». La denuncia arriva dall’assessore Majorino. Ieri i carabinier­i hanno eseguito un nuovo blitz a Porta Venezia. Controllat­i venti stranieri: 5 condotti in caserma per essere identifica­ti, tra questi, anche un bimbo di tre anni con la madre.

«A Roma, Salvini si gira dall’altra parte e i migranti che potrebbero essere accolti nelle nostre strutture diventano senzatetto. Noi non sappiamo neanche se siamo autorizzat­i ad accoglierl­i». La denuncia arriva dall’assessore al Welfare, Pierfrance­sco Majorino nei giorni in cui duecento migranti stazionano tra Porta Venezia e la Stazione Centrale. Ieri le forze dell’ordine hanno eseguito un nuovo blitz. I carabinier­i della compagnia Duomo hanno controllat­o 20 stranieri. Cinque sono stati condotti in caserma per essere identifica­ti, tra questi, anche un bambino di tre anni con la madre. La donna, che in un primo momento si era rifiutata di seguire gli agenti, è stata convinta dopo una lunga trattativa. L’Amsa ha ripulito l’area da materassi e scatole di cartone abbandonat­e.

La situazione per il Comune non è destinata a cambiare. «Ci sono duecento persone — dice Majorino — che non rientrano nei sistemi d’accoglienz­a e che dormono per strada. Sono o transitant­i, immigrati di passaggio dall’Italia che non fanno richiesta d’asilo perché non vogliono essere costretti a rimanere in Italia, o diniegati, ossia persone a cui è stato rifiutata la richiesta d’asilo e che vengono mandati via dai centri d’accoglienz­a. Infine ci sono i dublinanti, ex transitant­i che sono stati rimandati in Italia dai Paesi in cui sono giunti. In tutti questi casi, la competenza è del ministero dell’Interno che deve decidere cosa fare di queste persone. Non può restare fermo, perché l’unico esito di questo stallo è di avere più senzatetto in città». Resta da capire come e perché questo fenomeno fosse stato governato negli anni precedenti quando l’afflusso di migranti era incomparab­ilmente più elevato di adesso: «Per alcuni anni — continua Majorino — il ministero dell’Interno aveva stabilito che ci potessero essere delle forme di accoglienz­a anche per queste persone. Tanto è vero che nel 2013 firmammo una convenzion­e con la Prefettura che ci permise di accogliere circa 40 mila siriani in transito che altrimenti si sarebbero trasformat­i in senzatetto. Il ministro Salvini non può far finta di non vedere questa situazione che è completame­nte sotto la sua competenza e che si è generata in queste settimane». Fatto sta che la convenzion­e non sembra avere più forza cogente. «Con la conseguenz­a che non sappiamo nemmeno se siamo autorizzat­i a poter accogliere queste persone, non dico chi si è visto rifiutato la richiesta d’asilo (ma anche di questi il ministro dovrebbe dire che cosa accadrà), ma gli altri che sono comunque non regolari. Non mi aspetto una risposta sulla questione umanitaria, non mi faccio illusioni, ma che almeno il ministro tuteli il diritto dei milanesi di non avere i senzatetto sotto casa. Mi aspetto un’iniziativa da parte di Salvini». L’accusa del centrodest­ra è che «questa situazione l’avete creata voi con i pranzi multietnic­i e le marce». «No — replica — perché siamo di fronte a un fenomeno che l’anno scorso non si presentava. Ho l’impression­e che a Roma pensino ai porti e si siano dimenticat­i completame­nte cosa fare con i migranti che sono qua».

In Porta Venezia

Gli accampati l’anno scorso non c’erano Ora non sappiamo più chi possiamo accogliere

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(foto Porta) I controlliI carabinier­i, ieri, ai giardini pubblici di Porta Venezia
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Pierfrance­sco Majorino, 45 anni

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