Bocciati al Beccaria, rivolta di classe
Maturità choc nella sezione G: tre respinti. «Siamo stati svalutati, ora il ricorso»
La classe 5ª G del Beccaria è sotto choc. Tre bocciature a sorpresa, voti bassissimi all’orale, tanto che chi aspirava alla lode si è dovuto «accontentare» di un 85 mentre nella classe di fianco, la 5ª E, in quattro hanno raggiunto il cento. Spiazzati i compagni: «Svalutata un’intera classe». La denuncia di una ragazza respinta: «Mi bastava un 15 all’orale. Ero già stata ammessa all’università, farò ricorso».
I più bravi trascinano gli altri: voti alti e lodi concentrati in alcune classi «da record», nei licei così come negli istituti professionali e tecnici, con risultati che in generale sono andati ancora meglio dell’anno scorso, al netto di qualche respinto.
A trainare sono state soprattutto le studentesse, che si sono fatte valere ovunque più dei compagni. In particolare al classico Manzoni tutti e otto i 100 e lode sono di colore rosa. Mai visto, nella storia del liceo.
L’ultima maturità con il temutissimo «quizzone» è finita per 22.900 studenti milanesi «senza intoppi, un caso più unico che raro», scherza Antonella Pari, preside del Vespucci. La scuola ha totalizzato otto 100, al Donatelli Pascal i voti massimi sono stati nove, e ancora all’istituto Moreschi addirittura sedici, con un netto exploit rispetto all’anno scorso.
Vento in poppa anche al Cremona Zappa dove una delle studentesse più brillanti, ex campionessa di scacchi da bambina, Gabriela Poenas, sta per pubblicare il romanzo d’esordio. «Il titolo è segreto, il resto è pronto — racconta —. Stuzzico il lettore, pagina dopo pagina, lo porto a odiare il protagonista che è un sottufficiale nazista del campo di Mauthausen». All’Allende invece una delle lodi è andata a Carlotta Franceschi, figlia del campione olimpico Raffaele e agguerrita nuotatrice e sportiva lei stessa.
«Con il metodo dei crediti si valuta il talento a tutto tondo, non solo i risultati scolastici intesi in senso stretto. Tutte le notizie di cronaca e gli aggiornamenti in tempo reale sul sito Internet del «Corriere» milano. corriere.it Questo alla fine motiva i ragazzi, li spinge a fare di più — considera Daniela Lazzati, che da anni svolge il compito di vigilanza e sorveglianza sugli esami di Stato —. Peraltro i voti alti o persino altissimi per gli studenti che vogliano andare fuori sede o all’estero e puntano alle borse di studio sono indispensabili».