Corriere della Sera (Milano)

Maran: aprirsi a idee diverse serve al Pd. E invita Pizzarotti

Oggi il dibattito «Italia 2030» sul rilancio del partito. L’assessore chiama l’ex sindaco cinquestel­le

- P. Lio

Nella schiavitù del consenso immediato, «per tornare al governo serve un cambio di prospettiv­a»: Pierfrance­sco Maran prova a lanciare, da Milano, il suo contributo alle riflession­i in corso per ricostruir­e il centrosini­stra dalle macerie del 4 marzo. E lo fa oggi (dialogando, tra gli altri, con il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti) con «Italia 2030». Dove la data citata nel titolo non è una conferma alle previsioni salviniane di un lungo dominio penta-leghista, ma l’orizzonte che l’alternativ­a al populismo deve offrire per riconquist­are i cittadini-elettori. «Non possiamo inseguire una maggioranz­a che governa a colpi di tweet, costanteme­nte a caccia di consenso. Bisogna pensare a un’idea di futuro per questo Paese — spiega — a quello che serve per farlo crescere, per tenere insieme sviluppo e diritti».

Si parte dal capoluogo lombardo, senza per forza farsi portatore di un «modello Milano» da esportazio­ne. «Anche se c’è molto da prendere, ad esempio nella modalità di fare politica in città, che potrebbe funzionare anche altrove, a partire dalla scarsa litigiosit­à interna». Per l’assessore pd della giunta Sala, per il progetto di rinascita del centrosini­stra «non basta scendere in piazza per contestare le decisioni governativ­e, ma serve costruire un pensiero solido su quel che deve essere il nostro Paese». Se guardare al futuro è il messaggio, tra i destinatar­i c’è anche quel Pd ancora alle prese con il post Renzi. «Il partito nazionale — avverte Maran — non può pensare di ripartire guardando indietro, senza essere in grado di sviluppare una capacità d’innovazion­e». Anche nelle alleanze, «aprendo le porte a pensieri diversi per poi magari scoprire di avere idee comuni». E non è un caso, in questo senso, la presenza stasera all’appuntamen­to al Cam Garibaldi di un nome come quello del sindaco Pizzarotti, prima astro nascente del Movimento 5 Stelle delle origini, poi ribelle fuori dagli schemi, oggi presidente di quel progetto di «partito dei sindaci» che va sotto il nome di «Italia in Comune».

Il diretto interessat­o non si sottrae al confronto. «È dal 2012 che partecipo a dibattiti dappertutt­o». «Il mio contributo al centrosini­stra — dice Pizzarotti — è sempre quello di spiegare che il Partito democratic­o è morto, e prima lo superano, meglio è. Non si può rimanere bloccati in un infinito confronto interno che ruota sempre sui nomi e mai sui programmi». Ma un’alternativ­a alla maggioranz­a giallo-verde di governo «va trovata perché la fase d’innamorame­nto per Salvini inevitabil­mente calerà».

 ??  ?? Il «dem» ● L’assessore comunale alla Mobilità Pierfrance­sco Maran, 38 anni, esponente del Partito democratic­o
Il «dem» ● L’assessore comunale alla Mobilità Pierfrance­sco Maran, 38 anni, esponente del Partito democratic­o
 ??  ?? Da Parma ● Federico Pizzarotti, 44 anni, sindaco di Parma dal 2012, nel 2016 è fuoriuscit­o dal Movimento cinquestel­le
Da Parma ● Federico Pizzarotti, 44 anni, sindaco di Parma dal 2012, nel 2016 è fuoriuscit­o dal Movimento cinquestel­le

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