L’Orchestra Verdi a ritmo di jazz
«Un americano a Parigi» ma anche tanta America musicale al Castello. Stasera l’«Estate Sforzesca» risuona del ‘900 Usa grazie alla Verdi, orchestra in residence del ciclo organizzato dal Comune nel Cortile delle Armi, dove ad ogni appuntamento arrivano circa 500 spettatori seduti e 1.200 in piedi (ore 21, Castello Sforzesco, p.zza Castello, € 15, tel. 02.83.38.94.01). Dopo le incursioni nel pop e nel rock, oggi è la volta del jazz: il madrileno José Antonio Montano, attivo e apprezzato soprattutto in ambito operistico, apre il programma dirigendo la suite sinfonica dal celebre balletto «Lo schiaccianoci»di Ciajkovskij nella frizzante orchestrazione di Duke Ellington, che ovviamente ha arrangiato le melodie russe declinandole coi suoi tipici accenti jazz. Poi spazio al compositore che meglio di ogni altro seppe fondere lo slang musicale americano con il sinfonismo europeo, George Gershwin: tra una delle sue pagine più popolari, «Un americano a Parigi», e l’ouverture del meno noto musical «Crazy Girl», campeggia un altro titolo celeberrimo, la «Rapsodia in blue», che vedrà esibirsi nel ruolo solistico Luca Buratto, giovane pianista milanese che dopo la vittoria nel 2015 al concorso Honens ha intrapreso una carriera internazionale con il debutto alla Carnegie Hall di New York e alla Konzerthaus di Berlino.