Rilancio Atm, comprati altri 12 treni
Investimento di 87 milioni: i convogli destinati alla linea verde. «Va svecchiata la flotta»
La linea 2 della metropolitana, inaugurata ormai cinquant’anni fa, affronterà un poderoso lifting. L’infrastruttura sarà potenziata con un nuovo sistema di segnalamento per la sicurezza e, soprattutto, con dodici nuovi treni. L’investimento di Atm è di 87 milioni di euro. Il direttore generale Giana: «La flotta sarà interamente rinnovata, così cresceranno anche le stazioni».
Da cenerentola a punta di diamante della rete metropolitana milanese. È il destino della linea 2, inaugurata ormai cinquant’anni fa, e a lungo forzata a mostrare tutto il peso dell’età, anche di fronte ai milioni di visitatori del semestre universale. Ora, invece, la «vecchia» verde è pronta a un poderoso lifting che la restituirà ringiovanita nell’infrastruttura, potenziata con quel sistema di segnalamento già installato sulla rossa, e con una flotta nuova di pacca. Atm ha appena lanciato il piano per cambiare faccia alla M2. Si lavorerà su più fronti. C’è il parco treni da rinnovare per mandare in soffitta quindici convogli vecchi in pratica quanto la linea, con tutti i problemi del caso: vagoni a compartimenti stagni e niente impianto di climatizzazione. C’è il servizio da migliorare, aumentando le frequenze, e di conseguenza i passeggeri. E serve intervenire sui binari, così come su alcune stazioni.
Il primo passo risale a una decina di giorni fa, quando Atm e Hitachi hanno firmato il contratto per l’acquisto di dodici «Leonardo» che si aggiungono ai sessanta già
comprati: 107 metri di lunghezza, sei carrozze comunicanti, fino a 1.232 passeggeri, velocità massima di 90kh/h, impianto di climatizzazione estate/inverno, illuminazione a Led, pareti resistenti agli atti vandalici, predisposizione per il wi-fi, 25 per cento di minore consumo energetico. Valore del contratto: 87 milioni di euro. Per le prime consegna bisognerà attendere un anno: entreranno in servizio a partire dall’autunno del 2019. L’iniezione di nuovi treni sull’intera rete milanese si alza così a quota 72. Di questi 46 proprio sulla verde, dove già oggi sono in servizio 24 «Leonardo», contro i venti della rossa. Al termine dell’operazione, nella seconda metà del 2020, la M2 avrà la flotta più giovane tra le linee «storiche» (esclusa quindi la neonata lilla). L’età media passerà da dieci a cinque anni. «Proseguiamo la sostituzione dell’intera flotta di M2, che sarà completamente rinnovata — commenta il direttore generale di Atm, Arrigo Giana —. Non ci saranno più convogli di vecchia generazione e il comfort di viaggio sarà notevolmente migliorato. La verde oggi è la seconda linea di forza dopo la M1: con i suoi 40 km è la più lunga dell’intera rete e nel 2017 ha contato 113 milioni di passeggeri, con numeri in costante crescita».
È solo il primo passo. Perché con i nuovi mezzi si potrà finalmente installare il sistema di segnalamento, che ha bisogno di dialogare con i convogli per monitorarne constantemente il passaggio. Il cda dell’azienda di Foro Bonaparte, lunedì scorso, ha dato il via libera alle gare (compreso il restyling dell’armamento). Investimento totale di circa 130 milioni. Già messo alla prova sulla rossa dai tempi dell’Expo, la nuova tecnologia farà aumentare la frequenza dei treni dai 120-150, in alcuni casi 180 secondi, a soli 90. Che tradotto vuol dire passare da 40 a 52 mila viaggiatori l’ora. Il traguardo, però, verrà tagliato solo fra quattro anni. Il percorso è lungo: dopo la gara, un anno per la progettazione esecutiva e l’ok del Ministero dei Trasporti. E altri 24 mesi per la posa dei cavi e dell’apparato. Sarà un lavoro complesso, da completare senza mai interrompere il servizio. Le opere saranno eseguite solo di notte, nella
piccola finestra di tempo che vede i tunnel sotterranei silenziosi. Nuova e vecchia tecnologia dovranno per un po’ convivere: per un anno si userà il vecchio sistema di giorno, il nuovo di notte per la sperimentazione prima del via libera definitivo. «Con i nuovi treni e il nuovo segnalamento, tra pochi anni sulla verde riusciremo ad offrire un servizio che consentirà di aumentare del 30 per cento i passeggeri», spiega Giana. Un incremento che si va inserire su un trend generale dell’intera rete in costante crescita. Il primo semestre del 2018 ha registrato un +5 per cento, pari a oltre nove milioni di persone in più transitate per i tornelli: da 181,2 milioni si è arrivati a 190,3 milioni. Un record negli 87 anni di storia di Atm.
L’ultimo fronte d’intervento sulla M2 coinvolge infine le stazioni. Anche qui c’è da metterci mano, in particolare al ramo che corre verso est sbucando in superficie. I cantieri sono già partiti con il rinnovo della rete elettrica tra Cascina Gobba e Gessate. Sul tratto Piola-Lambrate si interverrà con i lavori di impermeabilizzazione dei tunnel. E nelle fermate più esterne, da Cimiano alla doppia stazione di Cologno Monzese, i cantieri saranno più imponenti: alla ristrutturazione generale si aggiungerà l’eliminazione delle barriere architettoniche.
La commessa
L’azienda ha firmato con il gruppo Hitachi il contratto di fornitura dei modelli Leonardo
Le consegne
I convogli, prodotti in Calabria, entreranno in servizio a partire dall’autunno del 2019