Il frate (eroe) fa arrestare il ladro Assalito e picchiato, non è grave
Nella chiesa di Sant’Antonio in via Farini
Il frate ha sentito infrangere i vetri di una vetrinetta, poi è andato nell’anticamera della chiesa e ha sorpreso il ladro — un marocchino di 53 anni con diversi precedenti — con in mano alcuni oggetti e le offerte dei fedeli. Tra i due è nata una lite e il malvivente ha colpito il frate 50enne con un calcio alla pancia e ha cercato di ferirlo con un coccio di vetro. Il religioso è però riuscito a dare l’allarme al 112 e insieme a un altro confratello e a una volontaria è riuscito a bloccare il ladro fino all’arrivo dei carabinieri. Tutto è accaduto ieri poco dopo l’ora di pranzo alla chiesa di Sant’Antonio in via Carlo Farini. L’uomo è stato arrestato dai militari del Radiomobile per rapina aggravata e lesioni personali. Il marocchino si è leggermente ferito alle braccia, probabilmente nel momento in cui ha rotto il vetro della teca. Mentre il religioso è stato medicato dal 118 per diverse ferite alle braccia. Le sue condizioni non sono gravi: la prognosi è di dieci giorni. (a. ga.)
Dall’Hilton hanno dato l’allarme e altre «note» alla polizia sono arrivate da passanti. Le indicazioni hanno permesso alla prima «volante» di procedere nella direzione giusta e imboccare via Fara, la strada percorsa dall’Alfa Romeo. Gli albanesi (hanno tra i 21 e i 27 anni) hanno visto gli agenti, hanno abbandonato la macchina e si sono messi a correre per via Adda e si sono infilati nel 12 di via Bordoni. Anziché salire per le scale si sono imboscati nelle cantine. Il primo poliziotto all’inseguimento ha «fiutato» le prede, le ha raggiunte e affrontate con coraggio. Erano acquattate e armate. Ne è nata una colluttazione, un balordo è stato fermato, non gli altri che «affacciatisi» in strada hanno incontrato il nutrito spiegamento della Questura a cominciare dagli agenti in moto, i «Falchi». Partita chiusa .