Studenti orfani delle biblioteche
Monza
Lunedì sera un gruppo di studenti universitari di Monza ha organizzato una manifestazione di protesta, dopo la chiusura della biblioteca centrale di via Giuliani. Alla giunta hanno consegnato una lettera. «Il nostro sistema bibliotecario non è all’altezza».
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la chiusura della biblioteca centrale di via Giuliani destinata a essere parzialmente trasformata in un info point. Lunedì sera un gruppo di studenti universitari hanno organizzato una manifestazione di protesta contro l’inadeguatezza delle sedi bibliotecarie e delle sale lettura cittadine. Alla giunta e ai consiglieri hanno consegnato una lettera aperta in cui hanno riassunto i motivi della loro insoddisfazione. «Il sistema bibliotecario monzese non è all’altezza della terza città della Lombardia — dice Irene Pronestì, una delle organizzatrici della manifestazione —. Spesso le sale sono piene, mancano prese elettriche per i computer, oppure, come avviene nella sala lettura Nei, si soffoca dal caldo. Sono mesi che tentiamo di far sentire la nostra voce e dopo la decisione della giunta di chiudere la sede centrale di via Giuliani in piena sessione d’esame abbiamo deciso di presentarci fuori dall’aula del Consiglio comunale». Gli studenti chiedono provvedimenti immediati ed urgenti, ma anche di mettere a punto un piano di manutenzione generale perché «fino ad ora sono stati effettuati solo interventi tampone». I punti principali sui quali chiedono interventi sono: migliorare le connessioni wi-fi, installare un impianto di condizionamento nella sala Nei, allungare gli orari d’apertura e realizzare un progetto di riorganizzazione degli spazi della sede centrale. La situazione, secondo Alessandro Gerosa della lista civica LabMonza, è drammatica: «L’amministrazione non ha risolto le criticità che già esistevano. Le biblioteche e le aule studio sono sovraffollate e peccano delle attrezzature minime». Qualcosa, però, sembra muoversi: «Sono appena arrivati i condizionatori per la sala Nei — spiega l’assessore alle Biblioteche, Pierfranco Maffé —. L’installazione è in corso. Sulla carenza di spazi credo che il problema possa essere in parte risolto modificando gli orari. L’apertura serale è fuori discussione, sto ragionando sulla possibilità di tenere aperte le sedi di domenica».