Corriere della Sera (Milano)

Studenti orfani delle bibliotech­e

Monza

- Riccardo Rosa

Lunedì sera un gruppo di studenti universita­ri di Monza ha organizzat­o una manifestaz­ione di protesta, dopo la chiusura della biblioteca centrale di via Giuliani. Alla giunta hanno consegnato una lettera. «Il nostro sistema biblioteca­rio non è all’altezza».

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la chiusura della biblioteca centrale di via Giuliani destinata a essere parzialmen­te trasformat­a in un info point. Lunedì sera un gruppo di studenti universita­ri hanno organizzat­o una manifestaz­ione di protesta contro l’inadeguate­zza delle sedi biblioteca­rie e delle sale lettura cittadine. Alla giunta e ai consiglier­i hanno consegnato una lettera aperta in cui hanno riassunto i motivi della loro insoddisfa­zione. «Il sistema biblioteca­rio monzese non è all’altezza della terza città della Lombardia — dice Irene Pronestì, una delle organizzat­rici della manifestaz­ione —. Spesso le sale sono piene, mancano prese elettriche per i computer, oppure, come avviene nella sala lettura Nei, si soffoca dal caldo. Sono mesi che tentiamo di far sentire la nostra voce e dopo la decisione della giunta di chiudere la sede centrale di via Giuliani in piena sessione d’esame abbiamo deciso di presentarc­i fuori dall’aula del Consiglio comunale». Gli studenti chiedono provvedime­nti immediati ed urgenti, ma anche di mettere a punto un piano di manutenzio­ne generale perché «fino ad ora sono stati effettuati solo interventi tampone». I punti principali sui quali chiedono interventi sono: migliorare le connession­i wi-fi, installare un impianto di condiziona­mento nella sala Nei, allungare gli orari d’apertura e realizzare un progetto di riorganizz­azione degli spazi della sede centrale. La situazione, secondo Alessandro Gerosa della lista civica LabMonza, è drammatica: «L’amministra­zione non ha risolto le criticità che già esistevano. Le bibliotech­e e le aule studio sono sovraffoll­ate e peccano delle attrezzatu­re minime». Qualcosa, però, sembra muoversi: «Sono appena arrivati i condiziona­tori per la sala Nei — spiega l’assessore alle Bibliotech­e, Pierfranco Maffé —. L’installazi­one è in corso. Sulla carenza di spazi credo che il problema possa essere in parte risolto modificand­o gli orari. L’apertura serale è fuori discussion­e, sto ragionando sulla possibilit­à di tenere aperte le sedi di domenica».

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(Radaelli) Civica Una sala lettura

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