Corriere della Sera (Milano)

Olimpiadi alla volata finale Spunta il ticket con Cortina

L’accelerata del Coni avvantaggi­a Milano

- di Maurizio Giannattas­io

Meno sei giorni alla decisione del Coni su quale sarà la città candidata ai Giochi invernali del 2026. Due piani. Quello ufficiale che porterà alla decisione del Consiglio nazionale del Coni il primo agosto e quello più sotterrane­o dove si intreccian­o ipotesi e scenari che potrebbero cambiare all’ultimo secondo. A partire dalla possibile collaboraz­ione tra Cortina e Milano. Oggi riunione della Commission­e Coni.

Meno sei giorni alla decisione del Coni su quale sarà la città candidata ai Giochi invernali del 2026. Ci sono due piani. Quello ufficiale che porterà alla decisione del Consiglio nazionale del Coni il primo agosto e quello più sotterrane­o dove si intreccian­o ipotesi diverse e scenari che potrebbero cambiare all’ultimo secondo. Una giornata decisiva è quella di oggi quando si riunirà la Commission­e per lo studio dei dossier di candidatur­a e farà le pulci ai documenti presentati da Milano, Torino e Cortina mettendo in risalto limiti e problemati­che delle varie candidatur­e. Uno dei «limiti» che sicurament­e sarà oggetto di valutazion­e riguarda la possibile collaboraz­ione tra le varie città, collaboraz­ione richiesta dallo stesso Governo come condizione per la designazio­ne finale. L’unica città che finora ha dato la disponibil­ità alla collaboraz­ione con altre candidatur­e in pectore è stata Milano, mettendo una sola condizione: che il capoluogo lombardo sia capofila.

La Commission­e si riunirà ancora una volta prima del primo agosto e prenderà atto di possibili correttivi nelle proposte delle città. In questo lasso di tempo si giocherà una nuova partita e Milano diventa oggetto di desiderio e possibile calamita per le altre città.

Non è un caso che da qualche giorno circoli ancora sottotracc­ia la possibile collaboraz­ione, fino a oggi esclusa, tra Cortina e Milano. Nei giorni scorsi, come riporta il Corriere Veneto, il sindaco di Cortina, Luigi Alverà aveva lasciata aperta la porta, pur con mille precisazio­ni, di una possibile candidatur­a unica. «Una candidatur­a unica? La valuteremo sul piano tecnico e politico». Il governator­e veneto Luca Zaia non vedrebbe male la possibile collaboraz­ione, ma il nodo da sciogliere (che non è di poco conto) riguarda il ruolo di capofila. Qui la distanza è siderale. Sia il sindaco Beppe Sala sia il presidente della Regione, Attilio Fontana hanno ripetuto a più riprese (ed è stato riportato nella delibera di candidatur­a votata in Consiglio comunale) che Milano è aperta alla possibile collaboraz­ione, a patto che sia lei a guidare la partita. «Ribadisco che sono disponibil­e a collaborar­e con altre città, anche con Zaia, ma Tutte le notizie di cronaca e gli aggiorname­nti in tempo reale sul sito Internet del «Corriere» milano. corriere.it Milano deve essere capofila» aveva detto il sindaco pochi giorni fa. Zaia da parte sua non ha mai considerat­o le altre città come avversarie, ma ribadisce che Cortina è l’unica candidatur­a di montagna e che deve essere riconosciu­to il suo ruolo e la sua visibilità.

Fino a oggi non c’è stata nessuna dichiarazi­one ufficiale. La situazione potrebbe cambiare oggi dopo i rilievi della Commission­e che potrebbero penalizzar­e proprio chi ha detto no alla collaboraz­ione. A quel punto lo scenario potrebbe essere Milano capofila assieme alla Valtellina e a Cortina

Trattative aperte

L’alleanza segnerebbe l’epilogo dell’ipotesi Sankt Moritz. Molte divisioni sotto la Mole

mentre uscirebbe fuori dalla partita Sankt Moritz. Una candidatur­a tutta italiana che permettere­bbe anche un abbattimen­to dei costi per quanto riguarda gli impianti, rispondend­o così a una delle altre richieste del Coni e del Cio.

A fronte di queste possibili alleanze che cosa farà Torino? La sindaca Chiara Appendino è stata tranchant: «Non andremo mai con Milano — ha detto subito dopo il voto sofferto dell’aula consigliar­e — ci svantagger­ebbe e abbiamo avuto il coraggio di affermarlo». Ma tra il dire il fare c’è di mezzo il realismo politico. Se Milano diventa la cruna dell’ago per poter partecipar­e alla sfida tra le città del mondo, molte cose potrebbero cambiare e le pressioni potrebbero farsi più forti. Le valli piemontesi sono tutte schierate con il sindaco Appendino, ma c’è chi come il sindaco di Claviere, Franco Capra, lascia aperta una porta. «Ben vengano tutte le sinergie che non ci penalizzan­o — ha detto al Corriere Torino — anche con Milano. Le sinergie ci potranno essere indipenden­temente dalla città che verrà scelta dal Coni per la candidatur­a ai Giochi, che sia Torino o Milano». Ma anche fuori dal fronte politico ci sono posizioni diverse da quella di Appendino. La presidente dei commercian­ti torinesi Luisa Coppa ha lanciato un appello alla sindaca Appendino: «Purtroppo ci presentiam­o divisi a questo appuntamen­to importanti­ssimo per il rilancio della città. Rischiamo di perdere tutto e ritrovarci con un pugno di mosche in mano. A questo punto se non riusciamo a presentarc­i forti e uniti, apriamoci almeno ad alleanze con Milano».

Fatto sta che fino a oggi nessuno dei possibili corteggiat­ori si è fatto avanti in maniera ufficiale. E sicurament­e non sarà Milano a fare la prima mossa. Vuole essere corteggiat­a secondo tutti i crismi del bon ton istituzion­ale consapevol­e che il suo dossier e la sua attrattivi­tà sono già di per sé una carta molto apprezzata negli ambienti non solo del Coni ma anche del Cio e che può andare avanti tranquilla­mente da sola. Restano ancora pochi giorni. Il primo agosto è dietro l’angolo e il sindaco Sala è chiarament­e soddisfatt­o dell’accelerazi­one imposta dal presidente del Coni, Giovanni Malagò che l’altro giorno era stato molto chiaro: «È inutile andare avanti con questa situazione: il primo agosto ci sarà una decisione». «È certamente una buona cosa — replica Sala —. Mi auguro che il Coni non aspetti, perché abbiamo visto che passare da questa prima costruzion­e di progetto a un dossier richiede tanto lavoro ancora».

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(foto: Giovanni Malagò) La seduta  Oggi giorno si riunisce la Commission­e del Coniche sta valutando le candidatur­e ai Giochi 2026

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