Canzoni e monologhi nel recital in solo di Lorenzo Kruger
Èil cantante e l’autore dei Nobraino, l’irriverente e scanzonata band di Riccione, tra rock e folk, che nasce come squadra di basket nella bassa Romagna degli anni Novanta. Lorenzo Kruger stasera sale sul palco del Carroponte di Sesto San Giovanni (via Granelli 1, ore 21, ingr. lib.) nei panni di narratore di fiabe contemporanee. Il live è l’esatto opposto di quelli offerti solitamente con la sua band, autentici spettacoli teatrali, tra provocazioni, clownerie, ironia e citazioni. In questo spettacolo, al contrario, Kruger si siede al piano e accompagnato unicamente da questo strumento riduce la scena alle sole canzoni, ripulite da ogni arrangiamento. I brani proposti in vesti inedite sono i migliori scritti per i Nobraino ma cantati e suonati nella versione in cui sono stati composti. In scaletta: «Signori della corte», dedicata alla vita di Nietzsche, «Bifolco», «Bigamionista», «Bella polkona», «Constatazione amorevole», «Film muto», «Tradimento», «Cani e Porci», «Mike Tyson», e altri pezzi tratti dall’ultimo album «3460608524», disco intitolato come un numero di telefono cellulare operativo; una sorta di linea diretta a disposizione dei fan per parlare con loro nei giorni e negli orari comunicati sui social network. Un recital, più che un concerto, che si focalizza sulla scrittura e passa anche per letture, aneddoti e monologhi semiseri. In una atmosfera rilassata, molto distante da quelle rock, Kruger racconta se stesso senza freni inibitori.